Via alle prenotazioni a 5 mesi dal richiamo
Ma il numero verde va subito in tilt

La Regione annuncia la disponibilità di nuove date - Molti però si ritrovano con appuntamenti a sette mesi - Boom di richieste nelle farmacie, ma solo tre aderiscono

La Regione Lombardia ha comunicato che, da ieri sera, è possibile prenotare la terza dose di vaccino a 5 mesi (e non più sei) dal precedente richiamo. Peccato che chi aveva cercato di prenotarsi il giorno prima, aveva già trovato il calendario pieno ed era stato costretto a prenotarsi anche a sette mesi dalla seconda dose.

L’aumento dei casi sta spingendo sempre più lombardi a proteggersi. Le chiamate sono così tante che, ieri pomeriggio, era impossibile utilizzare il numero verde 800 894 545: dopo cinque minuti di messaggi, la voce registrata informava dell’intasamento delle linee e pregava di richiamare.

La Regione, ieri, ha fatto sapere di aver aggiornato i calendari: si capirà solo domani se si sono aperti nuovi slot nel Comasco per accelerare le vaccinazioni.

Nel frattempo il progetto vaccinale nelle farmacie da un lato ha visto l’adesione di appena tre farmacie in città, dall’altro quelle che hanno aderito sono piene di prenotazioni fino a febbraio.

Le richieste arrivate sono parecchie: «Siamo strapieni – commenta Anna Buzzi, titolare della farmacia Santa Teresa – abbiamo cominciato questa settimana e abbiamo appuntamenti anche a febbraio». Il servizio, però, crea alcune difficoltà logistiche: «Siamo molto contenti, però non nascondo che è un po’ complicato – spiega Massimiliano Cappello, farmacia Orsenigo – abbiamo somministrato le prime dosi lunedì: riusciamo a farne circa 6 al giorno. Dobbiamo prendere ancora la mano, ma più di tanto non possiamo fare». Anche in questo caso, le telefonate non mancano: «Ne riceveremo una cinquantina al giorno per ora, non abbiamo ancora aperto alle prenotazioni distanti nel tempo».

Alla farmacia di Breccia, invece, una volta terminate le dosi già prese, s’interromperà il servizio. «Ai primi di agosto abbiamo aderito al progetto sperimentale – spiega il direttore Guido Dimitri – abbiamo somministrato Johnson & Johnson agli over 65. Abbiamo seguito un corso, ottenuto l’abilitazione e sostenuto una prova pratica».

Per questa seconda fase, l’esercizio ha inizialmente deciso di ordinare 60 dosi. Poi, facendo due conti, si è deciso di interromperlo: «Ovviamente termineremo le scorte, però non ne compreremo più, purtroppo non è gestibile». Le difficoltà sono logistiche: «Serviamo un territorio con quattromila abitanti – conclude – il rischio è intasare la farmacia per fare il vaccino. Peraltro, siamo già oberati con i tamponi».

Sulla carta, in tutta la Lombardia sono 365 i presidi dalla croce verde convenzionati che hanno confermato la disponibilità e ricevuto l’abilitazione al termine del ciclo formativo. partecipazione delle farmacie alla campagna di profilassi anti Covid fa seguito alla fase test partita la scorsa estate.

Per prenotarsi, non bisogna collegarsi al portale della Regione, ma serve contattare la farmacia più vicina. In città, quindi, ne restano due: in via Adamo del Pero (Orsenigo) e in via Fratelli Rosselli (Santa Teresa). A.Qua.

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