Visite all’ospedale di Erba
I tempi di attesa si riducono
Si accorcia la coda per gli esami non urgenti soprattutto nei reparti di Cardiologia e Pneumologia: «In questi giorni centralini intasati per prenotare»
Una visita al Fatebenefratelli? C’è ancora da aspettare, ma rispetto ad agosto - quando l’ospedale si ritrovò a dover recuperare le prestazioni bloccate dalla prima ondata di Covid-19 - la situazione è molto migliorata.
«In questi giorni ci sono molte telefonate da parte degli utenti e il centralino è spesso occupato - spiega il direttore generale Damiano Rivolta - anche perché non consentiamo di venire fisicamente all’ospedale per le prenotazioni».
Parliamo ovviamente delle visite specialistiche programmabili (è bene precisarlo: con un’impegnativa urgente, i tempi si riducono).
Intervistato da “La Provincia”, ad agosto il direttore Rivolta disse che solo nel 2021 l’ospedale sarebbe tornato a numeri normali: i dati sembrano dargli ragione.
I settori che balzano maggiormente all’occhio sono quelli delle visite cardiologiche e pneumologiche: nel primo caso si passa da 101 ad agosto agli attuali 19 giorni di attesa, nel secondo da 106 a 26. Cardiologi e pneumologi sono stati ovviamente tra i medici più impegnati nell’area Covid-19, nel corso della prima ondata hanno lavorato a pieno ritmo per curare centinaia di pazienti affetti dal virus, e di conseguenza le visite ordinarie sono passate in secondo piano.
E aggiunge Rivolta : «Sono moltissime le persone che chiamano per prenotare visite e prestazioni: il centralino (031. 63 8111) è spesso occupato e bisogna attendere prima di parlare con un operatore. Del resto fino a qualche mese fa si poteva venire anche di persona per prenotarsi, ma abbiamo dovuto impedirlo per evitare assembramenti nella struttura: nella stragrande maggioranza dei casi, il blocco persiste».
La novità, a questo proposito, riguarda solo radiologia. Il primario, Alessandro De Iuliiis, annuncia che da oggi (lunedì 25 gennaio) per il suo reparto sarà nuovamente possibile prenotare le prestazioni di persona.«Abbiamo studiato un percorso “pulito” - spiega il medico - che consente agli utenti di raggiungere il reparto e di prenotare le prestazioni, senza entrare in contatto con altre aree a dell’ospedale».
Luca Meneghel
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