Lenno, il Lido in fumo
Danni per 150mila euro

Le immagini del disastro che ha semidistrutto il noto ritrovo di proprietà della famiglia del calciatore De Ascentiis. A innescare il rogo che ha mandato in fumo gran parte del tetto e gli arredi interni è stato un corto circuito all’impianto elettrico per alzare le tapparelle della veranda

Lenno - Dopo l’intervento in forze dei vigili del fuoco di giovedì notte, ieri mattina è stata fatta la conta dei danni ed è stata ricostruita l’esatta dinamica di quanto accaduto al Lido di Lenno di proprietà della famiglia del calciatore Diego De Ascentis.
A innescare il rogo che ha mandato in fumo gran parte del tetto e gli arredi interni è stato un corto circuito all’impianto elettrico per alzare le tapparelle della veranda: un fatto accidentale che ha causato, da un primo bilancio, danni stimati in oltre 150mila euro. Sul posto, per i rilievi del caso, sono intervenuti i carabinieri di Lenno che, con l’ausilio dei proprietari e dei vigili del fuoco, hanno fatto un inventario: le fiamme hanno divorato gran parte del tetto, annerito le pareti interne del ristorante ed è tuttora al vaglio il funzionamento degli elettrodomestici (il tutto comunque coperto da assicurazione).

L’allarme è scattato giovedì sera, qualche minuto prima delle 22, quando le fiamme sono state notate alzarsi dal Lido: sul posto si sono diretti i vigili del fuoco di Menaggio, Dongo e Como. All’intervento dei pompieri, che si è protratto fino a dopo mezzanotte, ha assistito anche Diego De Ascentis, attualmente calciatore dell’Atalanta ed ex capitano del Torino, fratello di Davide, titolare del locale. La speranza dei proprietari, al momento in cui i vigili del fuoco erano al lavoro, è che i danni fossero limitati alle infrastrutture esterne e non anche agli elettrodomestici. Un bilancio preciso di quanto sia andato perso è ancora in corso ma, a quanto sembra, la cifra si dovrebbe attestare intorno ai 150mila euro.
Da segnalare, infine, che giovedì notte si era insinuato anche il dubbio che il rogo potesse essere di natura dolosa, ipotesi che invece ieri mattina è stata scartata dagli inquirenti che hanno trovato nell’impianto elettrico della veranda quello che ritengono essere l’innesco del devastante rogo dovuto a un corto circuito. I pompieri, dopo aver domato le fiamme, giovedì hanno continuato a lavorare fino a dopo mezzanotte per mettere in sicurezza il Lido, locale che era chiuso per ferie da circa una settimana.
Guglielmo De Vita

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