Laureata e senza lavoro
Costretta a prostituirsi
Erba «Ho cercato lavoro dappertutto, ma per vivere sono costretta a vendere il mio corpo». Questa è la storia di Francesca (così dice di chiamarsi), una ragazza di ventisei anni. La giovane, dopo l'impiego in un'azienda alla periferia di Bergamo, ha dovuto subire sulla sua pelle gli effetti della crisi economica: ha perso il posto perché la ditta è fallita, e si è trovata con l'affitto di casa e il finanziamento della macchina da pagare
ERBA «Ho cercato lavoro dappertutto, ma per vivere sono costretta a prostituirmi». Questa è la storia di Francesca (così dice di chiamarsi), una ragazza erbese di ventisei anni laureata in giurisprudenza all'università degli studi di Milano. La giovane, dopo un anno di lavoro come impiegata in un'azienda alla periferia di Bergamo, ha dovuto subire sulla sua pelle gli effetti della crisi economica: ha perso il posto perché la ditta è fallita, e si è trovata con l'affitto di casa e il finanziamento della macchina da pagare. «Ho visto il mondo crollarmi addosso. Come facevo ad andare avanti? Credevo che grazie alla mia laurea non avrei fatto troppa fatica a trovare un nuovo impiego; eppure nulla: passavano le settimane, i mesi e mi ritrovavo sempre più in difficoltà». «Francamente mai avrei voluto finire a vendere il mio corpo per vivere; ma non ho avuto alternative. Un giorno ho conosciuto un'altra ragazza che lo faceva da diversi anni e mi ha consigliato di provarci. All'inizio è stato traumatico, orribile: ricordo bene quando si presentò il primo cliente; mi fece una pessima impressione, al termine della prestazione mi diede 50 euro, ma fu un'esperienza difficile da raccontare».
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