Dietro la Manhattan di Muggiò
spunta il ghota delle banche

I grattacieli di via Cumano: dietro il progetto ci sono società riconducibili a Giovanni Bazoli (nel 1997 presidente di Banca Intesa) e Romain Zaleski (reso celebre dalle operaizoni in borsa di Falk e Montedison)

Dietro alla Manhattan comasca, cioé i grattacieli progettati in via Cumano, c’è il ghota dei banchieri nazionali e non solo. Ci sono personalità del calibro di Giovanni Bazoli (basta citare, nel 1997, la presidenza di Banca Intesa) e Romain Zaleski (per lui basta citare operazioni in borsa come Falk, Montedison) classificato, nel 2007, al 488esimo posto tra gli uomini più ricchi del mondo con in cassaforte qualcosa come due miliardi di dollari. E ci sono, attraverso una serie di scatole di investimenti e partecipazioni, nomi come Mediobanca (e quindi, Mediolanum e Unicredit).
Il piano di recupero di via Cumano (cinque palazzine di cui quattro da 11 piani) adottato dal consiglio e ora in attesa dell’approvazione definitiva dopo le osservazioni, è stato presentato dalla società «Gamma Tre srl» con sede in piazza Diaz a Milano. La società è composta all’80% da «Mittel Investimenti Immobiliari srl» e al 20% da «Coedi costruzioni srl» (al 50% di Comitalia che conduce anche a una fiduciaria con sede in piazza Mazzini a Como). Dietro a «Mittel Investimenti Immobiliari srl» ci sono «Mittel Generale Investimenti Spa» e «Mittel Spa» entrambe di "Mittel spa".
E la Mittel ha a sua volta partecipazioni che portano al gotha della finanza. Alla presidenza di Mittel c’è Giovanni Bazoli e il suo vice è Zaleski.
Il maxi progetto per via Cumano, adottato dal consiglio comunale non senza polemiche è in attesa delle osservazioni e prevede 5 palazzine residenziali di cui quattro da 11 piani che raggiungeranno un’altezza effettiva pari a 32 metri e una di 8 piani per un’altezza di 26 metri per complessive 182 unità immobiliari.

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