C'è il piano casa
Nessuno ne approfitta

Albese con Cassano: ad un mese dall'approvazione in consiglio comunale nessun cittadino ha ancora aperto una pratica ufficiale in Municipio. «Sebbene i dati siano provvisori – spiega il vice sindaco Carlo Ballabio –, dimostrano come questa legge abbia attecchito davvero poco, fino ad ora abbiamo ricevuto solamente una richiesta d'informazione»

ALBESE CON CASSANO Ad un mese dall'approvazione del Piano Case nessun cittadino ha ancora aperto una pratica ufficiale in Comune, un segnale certamente poco positivo vista la finalità con la quale era stato lanciato dal Governo. Le parole dei giorni scorsi del capogruppo di minoranza della lista «Viva Albese con Cassano» indicavano questa possibilità legata anche ai bassi incentivi stabiliti in Consiglio comunale che avrebbero contribuito a rilanciare il settore, facendo però decidere molti giovani albesini a spostarsi da Albese verso zone periferiche come Alserio o Alzate. «Sebbene i dati siano provvisori – spiega Carlo Ballabio, vice sindaco di Albese – dimostrano come questa legge abbia attecchito davvero poco, fino ad ora abbiamo ricevuto solamente una richiesta d'informazione ma di concreto per il momento non registriamo nulla». Bisogna riflettere sul perché questa legge stia stentando a prendere il volo. La possibilità di ampliare la propria casa utilizzando materiale sostenibile poteva invogliare diversi cittadini ma così non è stato. Altro tema di discussione riguarda le zone estromesse dai possibili ampliamenti, «Dobbiamo ricordare che i tempi imposti per poter inserire i vincoli al Piano Case erano molto ristretti – prosegue Ballabio -  in poco tempo abbiamo dovuto fare tutti i ragionamenti necessari e per evitare che la fretta potesse far compiere qualche decisione sbagliata abbiamo stretto il più possibile le maglie preferendo salvaguardare vaste zone della città, il centro storico per motivi di conservazione del patrimonio, la montagna e le zone di campagna. Vista la mancanza totale di richieste presentate fino ad ora difficilmente aver ampliato il Piano Case ad altri abitati avrebbe cambiato di molto la situazione, non credo che siano i nostri incentivi ad aver spostato gli equilibri».

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