Il Collegio Gallio volta pagina
Addio a ragioneria, arriva l'asilo

Padre Luigi Amigoni: «Basta ragioneria, ma non abbandoniamo la scuola elementare, la media, il liceo scientifico, il liceo classico e il linguistico»

Il Collegio Gallio apre ai bambini più piccoli e comincia una nuova epoca lungo un solco pluricentenario che fa del grande palazzo l’istituzione educativa storica della città. Sono in corso imponenti lavori per ricavare un asilo nido e una scuola dell’infanzia nell’ex convitto, in parte risalente al 1600, in parte agli inizi del secolo scorso e poiché si tratta di strutture dal notevole valore storico e monumentale, l’intervento è seguito dalla Soprintendenza regionale. Un riutilizzo per crisi delle iscrizioni?
«Lasciate che i bambini vengano qui»: il rettore, Luigi Amigoni, prende in prestito una frase del Vangelo per spiegare il pensiero ispiratore del progetto. «Non significa che abbandoniamo la scuola elementare, la scuola media, il liceo scientifico, il liceo classico e il linguistico - premette Padre Amigoni - la Ragioneria, invece, si sta esaurendo. Non abbiamo più accettato iscrizioni in prima e non c’è  più la classe quinta, perché la domanda di ragionieri da noi è in calo e le famiglie cercano altri corsi di studi per i propri figli». E dunque il Collegio Gallio si apre alla primissima e alla prima infanzia?
«Ci è stato proposto dall’asilo nido Coccon, collocato ora all’interno della Mantero, presso l’area Ticosa, di spostare qui la propria attività. Abbiamo stipulato un accordo. Ma abbiamo anche verificato l’esigenza di una nuova scuola materna in città, sia per il presente, sia in prospettiva e poiché disponiamo di ampi spazi che non hanno più funzioni da tempo, in quanto il convitto e la casa delle suore sono state chiusi diversi anni fa - continua il Rettore - stiamo investendo per offrire un servizio ai più piccoli. Siamo ovviamente soddisfatti della proposta della direzione di Coccon, che avrà un ingresso indipendente ed una propria gestione».
L’impresa è al lavoro: per il prossimo anno scolastico, dovrà predisporre un asilo nido per 40 bambini e una scuola dell’infanzia da 25 bambini, tre sezioni, aule, sale attività e giochi, lavanderia, cucina ed uffici.

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