Vigili del fuoco, anno di sacrifici
Sono in Abruzzo da otto mesi

Oltre all'impegno straordinario per il terremoto, sono aumentati anche gli interventi ordinari: 4500 in questo 2009 che ha coinciso con il 140° anniversario del comando di Como

Sono arrivati in Abruzzo, nelle zone terremotate, poche ore dopo le prime devastanti scosse. Non se ne sono più andati. Da otto mesi si danno il cambio ininterrottamente, il personale è sceso dai 24 uomini inviati nei primi giorni a poche unità, ma i vigili del fuoco comaschi sono ancora sul posto. E proprio l’impegno nei territori colpiti dal sisma è stato più volte richiamato ieri mattina, in occasione della festa di santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco, che si è celebrata nella sede del comando provinciale di via Valleggio. Il comandante, Marisa Cesario, ha poi diffuso una lunga serie di dati, tracciando un bilancio dell’attività svolta tra novembre 2008 e ottobre di quest’anno: «Il numero complessivo degli interventi effettuati - ha spiegato - è cresciuto rispetto ai dodici mesi precedenti, siamo arrivati a 4.500 (erano 4.174, ndr)». Un super lavoro che coincide con una ricorrenza particolare: «Il corpo dei vigili del fuoco festeggia i 140 anni di presenza a Como, essendo nato ufficialmente nel 1869 - ha detto Cesario - anche se l’idea di istituirlo era sorta già otto anni prima, in concomitanza con un maxi incendio che divampò a Castello, sopra Lecco».

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