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Venerdì 11 Dicembre 2009
Tamponamento e lite in strada
con l'interista Thiago Motta
Veniano: dopo la rissa in campo sabato con il “nemico” juventino Gigi Buffon, il centrocampista dell’Inter Thiago Motta, è stato protagonista di un nuovo scontro verbale e non solo. Il diverbio, infatti, si è verificato lungo una strada del paese che porta alla Pinetina
VENIANO - Dopo la lite in campo sabato, con il “nemico” juventino Gigi Buffon, il centrocampista dell’Inter Thiago Motta, è stato protagonista di un nuovo scontro verbale e non solo. Il diverbio, infatti, si è verificato su di una strada del paese che porta alla Pinetina: giovedì mattina, poco dopo le 11, il ventisettenne campione nerazzurro diretto al centro sportivo, avrebbe causato un tamponamento in via Dante 2, poco prima del dosso, che ha coinvolto altre due automobili. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, Motta viaggiava sul suo fuoristrada, una Volvo, diretto verso Appiano, avrebbe tamponato pochi metri dopo la rotatoria una Fiat Punto che poi ha urtato una Fiat 500. A raccontare la dinamica del tamponamento a catena è il proprietario della Punto danneggiata dal sinistro che poi ha avuto un acceso scontro verbale con il calciatore brasiliano di origini venete a cui Mourinho, per le sue capacità tecniche, ha affidato le chiavi del centrocampo dell’Inter. «La Fiat 500 che procedeva davanti a me, guidata da una signora, si è fermata. Pertanto anch’io ho dovuto arrestare l’auto quando sono stato tamponato violentemente e schiacciato nell’angolo contro il muro di cinta della falegnameria» è il racconto del guanzatese Francesco Pasina. Dopo l’incidente è scoppia tra i due una lite. «Gli ho chiesto di scendere dall’auto e di fermarsi. Lui, invece, non è neanche sceso. Mi ha detto chi era e che aveva fretta. Mi ha chiesto di andare io dopo alla Pinetina per fare la constatazione amichevole e accordarci. Doveva almeno lasciare l’auto e attendere i carabinieri - prosegue imbufalito Pasina - Questo non è il modo di comportarsi. Invece se n’è andato nonostante anche altri giocatori che lo seguivano gli suggerissero di fermarsi e io mi sia messo davanti alla sua auto. Quasi mi tirava sotto. ”Prendi pure il numero di targa” mi ha detto e mi ha apostrofato con un bel “Vaffa..”».
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