Como, il piano di sviluppo
parte dall'Università

L'annuncio è verso il futuro e il primo passo riguarda la trasformazione del Tavolo di crisi in tavolo per la crescita. Alprimo punto di  questo programma è stata messa l'Università un tema che oggi va assolutamente affrontato con urgenza. E le ultime vicende intorno alla destinazione dell'ateneo comasco lo impongono senza dubbio.

Università, Stati Generali il 18 gennaio 2010 a Como: la proposta del presidente della Camera di Commercio, Paolo De Santis, è stata accolta all’unanimità ieri mattina al «Tavolo della crisi», ora ridenominato «Tavolo per la competitività e per lo sviluppo», riunito a Villa Del Grumello. Tutti presenti: parlamentari, consiglieri regionali, assessori provinciali, organizzazioni economiche, sindacati, settore del credito e Pastorale diocesana del lavoro e il «Tavolo» anche ieri si è caratterizzato come momento per un gioco di squadra e per la volontà di guardare al futuro lavorando su progetti condivisi. Il «piano per la competitività e lo sviluppo economico della provincia» contiene diverse linee strategiche, ma tra le leve principali individua lo sviluppo del capitale umano, all’interno del tema della formazione. Ritiene dunque indispensabile ripartire anche dall’Università. «Le recenti vicende dell’Università dell’Insubria - afferma De Santis - hanno messo in evidenza l’urgenza di una riflessione attorno ai contenuti e alle modalità della presenza universitaria a Como. Le modifiche legislative ed amministrative in corso, alla luce della Riforma Gelmini, imporranno profonde ristrutturazioni su tutte le università italiane e quindi anche sulle nostre. È necessario definire una strategia che veda la convergenza di tutti i responsabili accademici, istituzionali, economici e sociali».

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