I fasci di Terragni
finiranno al museo

Erba, il sindaco Marcella Tili accantona l'idea di ricollocarli sul monumento: «Si è deciso di toglierli dall’abbandono in cui giacevano, e rimetterli in buone condizioni. Credo che una volta fatto questo, le colonne a questo punto verranno conservate in un museo, come una qualsiasi testimonianza del passato»

ERBA L’idea di ricollocare i fasci littori sul monumento ai Caduti di Terragni ha suscitato numerose discussioni a cavallo tra estetica e politica.
Dopo le molte voci che hanno detto la loro sull’opportunità di ripristinare il monumento così come era stato consegnato dal grande architetto comasco il giorno dell’inaugurazione, i clamori sulla vicenda si sono spenti. Si sono espressi, ognuno con ipotesi e tesi interessanti, critici ed esperti di architettura e storia dell’arte come Vittorio Sgarbi, Luciano Caramel, Alberto Longatti. Ora il sindaco Marcella Tili, e l’assessore Paolo Farano confermano che il riposizionamento delle colonne intendeva esclusivamente recuperare un’opera di grande valore alla sua completezza artistica e storica. «L’aspetto artistico e storico delle testimonianze del passato erbese era l’unico che ci interessava prendere in considerazione - ha detto il sindaco Marcella Tili -. L’assessore e architetto Paolo Farano è un ricercatore nel suo campo, ed è attento ad assumere il carattere estetico come parametro nelle sue scelte anche all’interno del suo assessorato. Diversi esempi si possono fare di recuperi architettonici da lui effettuati, per edifici che oggi svolgono una funzione pubblica. Penso alla ex palazzina dei primi del Novecento oggi diventata catasto, in via Diaz; o al mantenimento della ex scuola elementare di via Magni, che è poi diventata la sede della polizia locale. Anche il recupero dei fasci del monumento ai Caduti va in quella direzione. Infatti si è deciso di toglierli dall’abbandono in cui giacevano, e rimetterli in buone condizioni. Credo che una volta fatto questo, le colonne a questo punto verranno conservate in un museo, come una qualsiasi testimonianza del passato».

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