L'asino "ripiudato"
star del presepe

Varenne, la bestiola di Cavallasca dal nome altisonante e dal raglio così potente da salire agli onori della cronaca per una vicenda che ha visto un intero quartiere dimobilitarsi per il suo allontanamento si è trovato immerso nella magica atmosfera del presepe vivente di un altro paese, Ronago, dove vive dal mese di maggio

CAVALLASCA Ricordate Varenne? L’asino di Cavallasca dal nome altisonante e dal raglio così potente da salire agli onori della cronaca per una vicenda che ha visto un intero quartiere di Cavallasca mobilitarsi per il suo allontanamento? Ebbene, il momento del riscatto è arrivato in una bella serata di dicembre, quando l’asino scacciato da un paese, si è trovato immerso nella magica atmosfera del presepe vivente di un altro paese, Ronago, dove vive dal mese di maggio. «Nemo propheta in patria», verrebbe da dire, neanche gli asini.  I fatti: la primavera scorsa si rendeva necessario l’allontanamento di Varenne dall’azienda agricola dove era nato e che lo aveva visto alle prese con i suoi primi innamoramenti, l’asina oggetto delle sue attenzioni era incinta e lui poteva crearle seri disagi con le sue insistenti richieste di attenzione. A quel punto Claudio Merga di Cavallasca metteva a disposizione un appezzamento di terreno agricolo per il pascolo e tutto si sarebbe risolto nel giro di una stagione non fosse per un piccolo particolare: il raglio di Varenne scuoteva il sistema nervoso dei vicini, spaccava i timpani, superando i decibel previsti dal codice e misurati da un solerte abitante della zona. A fine maggio, Varenne fu costretto a lasciare lo spazio condiviso con oche e conigli per trasferirsi in un’azienda agricola di Ronago dove, fortuna vuole, che la dote fornitagli da madre natura susciti ben altri sentimenti 

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