La Bric's riparte dalla Cina:
produzione e 100 nuovi negozi

La crisi si affronta anche così: con un progetto di diversificazione e di aggressione dei nuovi mercati nell'Asia. Il programma prevede di produrre in Cina prodotti destinati al mercato orientale. Con un obiettivo commerciale: una rete di distribuzione su 100 negozi da aprire entro il 2011.

Dalla produzione alla distribuzione: 100 punti vendita entro la fine del 2011, sparsi in tutta la Cina. Una sfida ambiziosa quella di Bric’s, azienda comasca, sede ad Olgiate e leader mondiale nella pelletteria, mirata ad accrescere volumi e fatturato in un momento in cui la crisi fa sentire i suoi effetti, ma soprattutto a verificare la forza del brand anche sui mercati futuri. Il progetto di internazionalizzazione nel gigante asiatico, permetterà anche di non perdere le vendite europee nella fascia medio-bassa. «La frenata dei consumi ha cambiato i comportamenti d’acquisto - esordisce il consigliere delegato Attilio Briccola -. Ci sono clienti disposti a pagare molto di più per un accessorio fatto interamente in Italia, e clienti interessati ad acquistare prodotti low cost della stessa marca, confezionati altrove. In altri termini, per salvaguardare la filiera nazionale è necessario diventare produttori e distributori globali, offrendo al consumatore tutto quello che vuole, fidelizzandolo con un pacchetto completo». Non è un caso, che Bric’s sia stata tra le prime aziende a diversificare la sua produzione, attualmente realizzata per un terzo nel Bel Paese, un terzo in Moldavia, e un terzo in Cina dove la società è sbarcata già 15 anni fa.

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