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Sabato 09 Gennaio 2010
Il buco nell’acquedotto
ci costa quattro milioni
Insieme all’acqua, la provincia di Como butta via anche i soldi: otto milioni di metri cubi d’acqua perduti nella rete colabrodo, ogni anno e almeno quattro milioni di euro non contabilizzati, perché i contatori delle abitazioni non li hanno neanche misurati. E’ il buco nell’acqua. Se un metro cubo d’acqua, pari a mille litri, per quanto poco, vale 0,50 euro, il conto è quasi facile. A Como, vale 52 centesimi; da altre parti, 0,70 o anche 0,90 e perciò si può moltiplicare secondo il valore
Non è comunque l’anno zero. Anzi, la città vanta opere per l’acqua che non hanno uguali: l’acquedotto civile separato da quello industriale, il prelievo dal lago che ha messo al riparo dalla scarsità idrica, l’impianto di potabilizzazione in caverna che ha consentito di superare il problema dei ferrobatteri nei pozzi, il depuratore in attesa di una decisione sullo spostamento o sulla copertura. Tutto questo ha portato ad eliminare le ricorrenti crisi del secolo scorso che colpivano una città sull’acqua, ma senz’acqua ai piani alti dei condominii, barbiturici nelle falde, lago verde come un prato in estate, per le alghe che adesso hanno cambiato genere. Forse già lunedì, nell’assemblea dell’Ato, usciranno orientamenti sul soggetto che dovrà riempire i buchi nell’acqua.
Maria Castelli
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