Cermenate, morì operaio
Condannato imprenditore

Concluso il processo per la morte di Placido Fusco, travolto da una ruspa nell'agosto di due anni fa all'interno dell'industria Bellotti: assolto un collega, condanna pecuniaria per l'imprenditore

m.butti

CERMENATE Con una condanna e una assoluzione si è concluso giovedì il processo per la morte dell’operaio Placido Fusco, rimasto ucciso nel luglio del 2008 in un incidente sul lavoro all’interno della Bellotti legnami di via San Francesco, impresa nella quale era impiegato. Fusco stava manovrando una spazzatrice e finì schiacciato da una ruspa che lo travolse procedendo in retromarcia. Gli imputati del processo erano due: il titolare dell’azienda Eugenio Bellotti, assistito in aula dall’avvocato Antonio Acone, e l’operaio che guidava la ruspa, Giuseppe Rullo, assistito dall’avvocato Fabio Gualdi. Il giudice preliminare Nicoletta Cremona, ha ritenuto, assolvendo l’operaio, che nessuna colpa gli sia ascrivibile: assolto, ha sancito, «perché il fatto non costituisce reato». Diversa la posizione di Bellotti, punito con una condanna poi convertita in una ammenda pecuniaria di 36mila euro. In qualità di titolare dell’azienda avrebbe dovuto adottare una serie di segnali luminosi tali da rendere più sicuro il movimento dei mezzi, ma avrebbe anche dovuto "disegnare" percorsi sicuri per ruspe, motoscope e per qualunque altro mezzo meccanico. Bellotti aveva risarcito le parti lese nel corso dell’indagine preliminare.

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Giovedì 21 Gennaio 2010

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