Ratti, avviata la procedura
per altri 50 esuberi volontari

Per l’azienda di Guanzate è finita la cassa integrazione straordinaria e si sono accompagnate le prime ottanta persone con la mobilità volontaria, in gran parte verso la pensione, gli esuberi previsti erano e restano per centotrenta, se torneranno le difficoltà si farà ricorso solo alla cassa integrazione ordinaria. Il piano prevedeva ancora una cinquantina di uscite e ieri è stata avviata la procedura per la scelta volontaria degli ultimi.

s.casiraghi

La situazione della Ratti è difficile ma per ora si procede nel solco del programma fissato, se ci saranno novità arriveranno da febbraio quando ci sarà l’incontro con la Marzotto. Per l’azienda di Guanzate è finita la cassa integrazione straordinaria e si sono accompagnate ottanta persone con la mobilità volontaria, in gran parte verso la pensione, gli esuberi previsti erano e restano per centotrenta, se torneranno le difficoltà si farà ricorso solo alla cassa integrazione ordinaria. «Col 18 gennaio alla Ratti è finita la cassa integrazione straordinaria, il piano prevedeva oltre a questo ammortizzatore centotrenta esuberi e si procede in questa direzione - spiega Gloria Paolini della Femca Cisl di Como -. Prosegue insomma tutto com’era previsto, l’unica variazione è che alla fine della cassa straordinaria si prevedeva la proroga per altri dodici mesi, invece si è scelto di utilizzare, in caso di ulteriore calo, la cassa integrazione ordinaria». Dei 150 dipendenti rimasti in Ratti dovrebbero uscirne ancora una cinquantina: «Si prevedevano 130 esuberi, 80 hanno già lasciato volontariamente l’azienda, restano 50 persone, se saranno cinquanta». Gli esuberi per gran parte sono divenuti accompagnamenti alla pensione: «Per il 60% si tratta di persone che hanno scelto di andare in pensione, abbiamo poi riqualificazioni. Si è comunque trattato di mobilità volontaria, come sarà anche per i restanti 50 esuberi». Resta però tutto in sospeso in attesa di un incontro molto importante in programma per fine febbraio, in cui s’incontreranno i vertici della Marzotto: «La verifica vera del proseguimento di quanto programmato si avrà in realtà a fine febbraio quando avremo l’incontro con i vertici della Marzotto. Solo allora potremo capire quale sarà la direzione presa, se continuare sul programma previsto o se ci saranno altre indicazioni. La procedura per cinquanta esuberi è aperta. Per noi chiaramente sarebbe importante non mandare via nessuno». Il presente sembra comunque meno complicato se si passa da una cassa integrazione straordinaria ad un’ordinaria, anche se si parla ancora di esuberi e già in molti hanno lasciato la Ratti: «La cassa ordinaria sarà usata comunque solo in caso di ulteriore calo degli ordini. Non ci sono insomma per ora grosse novità, per avere un’idea più chiara del futuro della Ratti non resta che attendere gli sviluppi di febbraio e l’incontro con la Marzotto», conclude Gloria Paolini.

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Sabato 23 Gennaio 2010

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