Pendolari: il treno non passa
e la stazione è chiusia
Merone e Lambrugo: da metà novembre le biglietterie e le sale d’attesa sono chiuse al pubblico per lavori di adeguamento e i viaggiatori devono aspettare la freddo i convogli che viaggiano con costanti ritardi
È già spiacevole dover aspettare il treno all’aperto, con temperature sotto lo zero, ma ad aggravare la situazione ci sono inoltre i ritardi. A dicembre, i pendolari hanno addirittura appeso dei cartelli in stazione con cui esprimevano la loro disapprovazione verso la decisione delle ferrovie Nord di fare dei lavori proprio in questo periodo.
Giovanni Poggio, 63 anni, da quindici anni pendolare tra Merone e Milano, racconta: «Sono quattro giorni di fila che il treno passa in ritardo nella fascia oraria dalle 8 alle 9 circa, che io utilizzo. Giovedì il treno delle 7.52 non è passato e ho dovuto prendere l’8.52. In tanti anni di viaggi non ho mai visto una situazione simile. Oltretutto, dobbiamo aspettare per tempo interminabile al freddo perché la stazione è chiusa. Se non c’era un problema urgente potevano aspettare a fare i lavori in una stagione meno fredda». Riccardo Somaini, studente di 22 anni, racconta della disavventura di lunedì mattina: «Il treno per Milano delle 8.22 è stato soppresso e ne è passato uno alle 8.52, a quanto pare, per colpa di un treno che non riusciva a salire verso Asso ed ha interrotto la circolazione. Un pullman ha dovuto portare i viaggiatori da Asso a Erba, da dove poi è partito il treno su cui non erano nemmeno accesi i riscaldamenti ed è arrivato in ritardo».
Anche mercoledì ci sono stati dei problemi: il treno delle 8,48 da Erba non è partito e, dopo 40 minuti, un pullman ha portato i viaggiatori a Merone da dove è “salpato” un treno alla volta di Milano, giunto a destinazione alle 10,55. Anche quello delle 9,48, “disperso”, è partito un’ora dopo.
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