Homepage / Como città
Venerdì 22 Gennaio 2010
Valanga di fatture false
In trentotto sotto accusa
La Guardia di finanza ha sequestrato oltre 250 documenti. Servivano per giustificare operazioni inesistenti. I difensori avvertono: «Accuse da dimostrare»
Vedi documenti allegati
Una trentina di avvocati comaschi si accinge a presentare memorie per i rispettivi assistiti e «prima di tutto, bisogna accertare la falsità, materiale, oggettiva e soggettiva delle fatture sotto sequestro», sottolinea l’avvocato Giuseppe Sassi, difensore di un indagato. Ma l’avvocato Sassi è pure presidente della Camera Penale: qual è la riflessione dei penalisti, in linea generale, di fronte a reati tributari, reati economici che hanno pure un’incidenza sociale? Infatti, il contribuente ligio al dovere paga anche per chi non lo è. E se lo Stato sarà sprecone, ha bisogno dei contribuenti per far funzionare le scuole, la sanità, la giustizia, il Paese.
«Siamo sostenitori del principio di legalità - precisa l’avvocato Sassi - ma è evidente che, prima di tutto, i reati devono essere provati: finora ci troviamo di fronte solo ad ipotesi. La presunzione di innocenza deve valere finchè non è dimostrata la responsabilità da una sentenza definitiva».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Documenti allegati
Chili di fatture false, 38 comaschi nei guai