Tangenziale, 2° lotto bocciato
E il primo sarà con il pedaggio

Con buona pace delle rassicurazioni la delibera del Cipe mette la pietra tombale sull'ipotesi di studiare il secondo lotto nell'ambito del collegamento Varese-Como-Lecco che, nel documento, non viene nemmeno citato. Come non viene citata neppure l'opzione del secondo lotto con le gallerie a una sola canna

COMO Il secondo lotto della tangenziale di Como non esiste più. Nella delibera del Cipe di 12 pagine (allegati esclusi) firmata dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi lo scorso 6 novembre, ma pubblicata solo adesso si legge testualmente: «È approvato il progetto definitivo dell'intervento "Collegamento autostradale tra Dalmine, Como, Varese, valico del Gaggiolo e opere connesse", a eccezione del secondo lotto della tangenziale di Como e del secondo lotto di Varese». E nelle premesse, riguardanti l'aspetto finanziario si dice chiaramente che «il costo del progetto definitivo trasmesso al ministero istruttore e sottoposto all'approvazione di questo comitato non include il secondo lotto della tangenziale di Varese e il secondo lotto della tangenziale di Como...». E con buona pace delle rassicurazioni la delibera del Cipe mette la pietra tombale sull'ipotesi di studiare il secondo lotto nell'ambito del collegamento Varese-Como-Lecco che, nel documento, non viene nemmeno citato. Come non viene citata neppure l'opzione del secondo lotto con le gallerie a una sola canna. Un eventuale collegamento da Varese a Lecco passando per Como non potrà quindi sperare in nemmeno un euro dallo Stato nell'ambito del sistema Pedemontano. Insomma, dalla delibera arriva la conferma delle ipotesi più pessimistiche dei mesi scorsi, cioè l'addio al secondo lotto (dall'Acquanegra ad Albese). E le brutte notizie non sono finite. Ritorna infatti il rischio del pedaggio sui 2.4 km del primo lotto (da Grandate all'Acquanegra: «Concordemente a quanto stabilito nella convenzione sottoscritta e nelle more della realizzazione dei secondi lotti delle tangenziali di Varese e di Como, i primi lotti delle medesime tangenziali saranno esentati dal pedaggio qualora, nelle fasi successive della procedura e prima dell'entrata in esercizio dell'autostrada, si verificassero eventi in grado di consentire una ottimizzazione dei costi finanziari rispetto a quanto previsto nel piano economico finanziario, pur nel rispetto delle condizioni di equilibrio del piano economico finanziario stesso». Tradotto: nessuna garanzia che non si pagherà per percorrere 2.4 chilometri.
Gisella Roncoroni

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