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Giovedì 04 Febbraio 2010
La vittima
Giacomo Brambilla aveva 42 anni ed era padre di un figlio di tredici. Gestiva diversi distributori di benzina tra Como e Provincia e aveva una grande passione per il modellismo e per i presepi
L'impianto di via Paoli era già in funzione, a immagine e somiglianza del suo spirito eclettico, appassionato. Non ci vendeva solo benzina, olii e qualche ricambio auto. In vetrina lustrava i suoi automodelli, specchi di hobbies che lo scorso Natale lo avevano spinto fino a Colonno. A Giacomo Brambilla si deve la realizzazione del maxi presepe che, in pochi giorni, ripreso dalle tv di tutta Italia, aveva fatto registrare oltre 45mila visitatori. Il presepe è ancora lì: «Aspettavamo di concordare con il proprietario le modalità per smontare il cospicuo materiale» racconta oggi il sindaco Luciano Soldati. A Giacomo si deve del resto la realizzazione e il finanziamento di 1300 personaggi, 750 dei quali in movimento, 170 case, 55 mulini a acqua, 1200 punti luminosi, 1650 prese elettriche. «A sette anni ho costruito la prima capannuccia con l'immagine del taglialegna - ricordava lui a La Provincia raccontando le sue fatiche di modellista - e da li è partita la ricerca di pezzi uno più originale dell'altro, tutti rispettosi della cultura del presepe. La mia aspirazione è sempre stata quella di mantenere viva la tradizione e ho scelto Colonno in quanto il paese ha una storia da raccontare con eccezionali memorie di operosità».
Giacomo Brambilla lascia la compagna e un figlio in tenera età.
(03 febbraio 2010)
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