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Mercoledì 10 Febbraio 2010
Bus al nuovo Sant'Anna
Il piazzale è già stretto
Sant'Anna bis: fermata dell'autobus davanti all'ingresso? Non per tutti. Soltanto alcuni mezzi potranno far salire e scendere i cittadini a due passi dalle porte scorrevoli che danno accesso all'enorme hall dell'ospedale. E il motivo è decisamente paradossale, se si pensa che stiamo parlando di una struttura appena costruita
La novità è emersa soltanto nelle ultime ore, anche se tra gli addetti ai lavori l'indiscrezione circola da qualche tempo. A taccuini rigorosamente chiusi, più di un esperto conferma che il problema c'è ma aggiunge che, ormai, è difficilmente risolvibile. Data l'impossibilità di ampliare gli spazi, non si potrà far altro che prevedere due fermate diverse per gli autobus, una davanti all'ingresso del nuovo Sant'Anna e l'altra su via Ravona. Quest'ultima verrà posizionata, ovviamente, a pochi metri dalla rampa che dà accesso all'ospedale, ma dover percorrere un tragitto più lungo non farà certo piacere alle persone anziane. «Avremo un ospedale fantastico, a maggior ragione è sconcertante accorgersi che ci si è dimenticati di questo “dettaglio” – è il commento che serpeggia tra i tecnici – Sarebbe bastato prevedere un piazzale leggermente più ampio…». L'area davanti all'ingresso, insomma, sarà off limits per tutti i mezzi “snodati”, lunghi circa 18 metri. Asf ne possiede 13 e questi autobus, ironia della sorte, attualmente sono in servizio anche sulla linea per San Fermo. Non ci saranno problemi, invece, per le navette che faranno la spola da Camerlata, visto che verranno utilizzati autobus di dieci metri.
Proprio il piano dei trasporti al servizio del nuovo Sant'Anna, intanto, è stato uno degli argomenti al centro della riunione di ieri della segreteria tecnica. Gli enti pubblici hanno relazionato sui progetti in fase di elaborazione (resi noti nei giorni scorsi), così come sugli interventi in materia di viabilità. Si è parlato anche del nodo parcheggi, ma ancora non è stato trovato un accordo tra il Sant'Anna e il Comune di San Fermo sulle tariffe. Nessuna novità, infine, sul destino del monoblocco di via Napoleona. La direzione per i Beni culturali inizialmente ne aveva chiesto l'abbattimento, poi Comune, Provincia e Regione avevano replicato proponendo di vincolare la demolizione all'assenza di servizi sanitari nell'edificio (garantendone così, di fatto, il mantenimento, visto che è destinato a diventare il fulcro della cittadella sanitaria). La risposta dei Beni culturali ieri non è arrivata. L'attesa si prolunga oltre le previsioni, il monoblocco resta in bilico.
Michele Sada
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