La truffa dei falsi tecnici Enel
Condominio visitato in città

C'è chi si finge un dipendente del Comune, chi si spaccia per un funzionario che deve controllare la bolletta del gas, persino chi offre fantomatiche vaccinazioni a domicilio. L'obiettivo è sempre lo stesso: intrufolarsi in un appartamento per rubare

a.cavalcanti

COMO - C'è chi si finge un dipendente del Comune, chi si spaccia per un funzionario che deve controllare la bolletta del gas, persino chi offre fantomatiche vaccinazioni a domicilio. L'obiettivo è sempre lo stesso: intrufolarsi in un appartamento, preferibilmente di un anziano, per rubare qualcosa o per dare un'occhiata e valutare l'opportunità di una seconda visita. I truffatori che si aggirano per i palazzi cittadini si moltiplicano, almeno a giudicare dalle segnalazioni giunte negli ultimi tempi. Forse è l'effetto della crisi, fatto sta che ormai non passa settimana senza che qualcuno, a Como, si trovi sulla porta di casa un finto operaio della ditta che fornisce il gas, piuttosto che l'elettricità o altro ancora. L'ultimo caso risale a mercoledì scorso, quando tutti i residenti del condominio al civico 4 di via Manara hanno sentito squillare il citofono a distanza di pochi secondi: «Sono dell'Enel», ha spiegato una voce maschile. Qualcuno ci ha creduto e il truffatore di turno è riuscito così a entrare nel palazzo. Questa volta, in realtà, i falsi addetti erano due, come testimonia chi se li è ritrovati davanti. La coppia ha infatti bussato a tutti gli appartamenti, poco dopo le quattro del pomeriggio, suonando il campanello e chiedendo ai vari inquilini di poter entrare in casa, per proporre un non meglio identificato «contratto». La maggior parte dei residenti, però, si è insospettita. «Quei due giovani - raccontano - avevano un atteggiamento strano e un aspetto poco rassicurante. Non sapevano spiegare bene le loro intenzioni e parlavano a stento l'italiano». Entrambi, tuttavia, sfoggiavano un cartellino identificativo con la scritta «Enel», oltre a indossare una divisa blu identica. Proprio per questo, una signora che vive nel palazzo preso di mira è caduta nel tranello e ha aperto la porta ai truffatori. Stando a quello che lei stessa ha raccontato subito dopo ai vicini, una volta entrati in casa i due hanno perlustrato attentamente l'appartamento, mentre chiacchieravano con la proprietaria. «Siamo albanesi, per questo non parliamo bene la lingua», hanno spiegato. Uno dei due, peraltro, ha cercato di far firmare un documento al marito della signora, probabilmente per distrarlo. Nell'appartamento visitato, per fortuna, non manca nulla. Ma le perplessità sulle reali intenzioni della “strana coppia” restano. Gli stessi residenti, preoccupati, ieri hanno contattato l'Enel per chiedere chiarimenti: «Ci hanno risposto che loro non mandano nessuno a proporre contratti o promozioni porta a porta».
Mi.Sa.

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Venerdì 12 Febbraio 2010

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