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Domenica 14 Febbraio 2010
Il Giovio rimane senza soldi
Appello dei docenti ai genitori
Contributi delle famiglie usati per pagare le supplenze al liceo scientifico di via Paoli. In vista tagli di ore e progetti. «Situazione critica, vanno informati i genitori»
Comincia così un documento sottoscritto da 36 professori dell'istituto di via Paoli che, a fronte di una «situazione finanziaria drammatica», chiedono al presidente del consiglio di istituto e alla dirigenza di convocare «un incontro aperto a tutti i genitori della scuola». Insomma, un gesto di estrema trasparenza finalizzato a rendere le famiglie consapevoli «dell'andamento finanziario degli ultimi anni, della situazione attuale, delle caratteristiche dell'offerta formativa come è stata fino ad ora e delle prospettive future».
«Il liceo Giovio vanta circa 300.000 euro di crediti nei confronti del Ministero», scrivono i docenti puntualizzando che la situazione è comunque meno critica che in altre scuole. «In altri termini - spiegano nella comunicazione indirizzata alle famiglie oltre che ai componenti del consiglio di istituto -, la scuola ha anticipato con le proprie risorse spese richieste dall'ordinaria amministrazione, spese che hanno permesso il regolare svolgimento delle attività, ma sono state sottratte ad altri investimenti per migliorare le attrezzature o arricchire l'offerta formativa». Oramai, «anche il contributo dei genitori all'atto dell'iscrizione viene in buona parte impegnato per fronteggiare il pagamento delle supplenze brevi, spese amministrative, per esempio di cancelleria, ecc». A questo si aggiunge che «la dotazione annuale 2010 è stata drasticamente ridotta e, nel volgere di pochi mesi, sarà completamente esaurita per garantire le spese correnti incomprimibili (in particolare il pagamento delle supplenze)». Ne consegue che «il Consiglio di istituto e la dirigenza della scuola saranno costretti a procedere a tagli e ridimensionamenti della proposta educativa del nostro liceo, già a partire dalla seconda parte del presente anno scolastico». A più pessimistiche le previsioni per il prossimo anno, poiché «l'entrata in vigore della riforma, già vede una riduzione del monte ore di lezione e una drastica riduzione dell'offerta, in particolare per ciò che riguarda l'insegnamento delle lingue straniere».
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