I partiti imbrattano
ma non pagano mai

Da 10 anni i politici non rispettano la legge: solo l'anno scorso 400 verbali per manifesti abusivi nel Comasco

e.frigerio

I furbetti dei manifesti elettorali erano già salvi per prassi. Presto, lo saranno anche per legge: una norma del decreto Milleproroghe (che ha ottenuto il via libera del Senato e dovrà essere ratificato dalla Camera entro giovedì 25) sospende le sanzioni per le violazioni in materia di propaganda elettorale, ma da anni non paga niente nessuno. Solo l'anno scorso, un 2009 di elezioni europee e comunali fuori turno, che riguardavano cioè pochi paesi, in prefettura a Como sono pervenuti circa 400 verbali per manifesti elettorali abusivi, di cui 353 da Mariano Comense e 21 dalla città dove i trasgressori sono risultati soprattutto la Lega, 8 manifesti fuori posto e tre il Pdl; il resto in ordine sparso. Ma negli anni delle grandi consultazioni, comunali nei capoluoghi, provinciali o politiche, ne arrivano anche 700 dai Comuni. Arrivano all'Ufficio Depenalizzazioni, che tratta appunto quelle violazioni un tempo di interesse penale e che ora comportano una multa. In caso di violazioni in materia di propaganda elettorale, l'importo è compreso fra un minimo di 103 euro ed un massimo di 1032 euro e non è ammessa la sanzione ridotta. Ma è tutta fatica inutile, è una macchina che gira a vuoto.

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Giovedì 18 Febbraio 2010

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