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Venerdì 19 Febbraio 2010
"Cancellate i manifesti!!
Ma nessuno paga un euro
«I Comuni cancellino i manifesti abusivi»: potrebbe essere questo l'orientamento della prefettura che da anni non è in grado di applicare sanzioni pecuniarie alle affissioni selvagge di partito
Invece, se si tratta di partiti, le cose vanno a posto da sole: da anni, nessuno paga. In prefettura, a Como, le pratiche giacenti sono a pacchi e ieri mattina il prefetto, Michele Tortora, a Palazzo del Governo da neppure due mesi, ha disposto una ricognizione dell'arretrato: solo per il 2009, i verbali ammontano a 400, di cui 353 pervenuti da Mariano Comense e 21 dalla città capoluogo. Impossibile stabilire su due piedi quanti se ne siano accumulati negli anni, senza contarli ad uno ad uno, com'è impossibile stabilire l'ammontare delle sanzioni, considerando che il minimo è di 103 euro e il massimo è di 1032 euro. Se l'anno scorso fosse stata applicata una via di mezzo, 500 euro, l'incasso sarebbe stato di 200.000 euro, cifra del tutto aleatoria, va precisato, perché potrebbe anche essere applicato un forfait, una sanzione a gruppi di manifesti. Il prefetto ha preso atto che sono stati fatti tentativi, nel passato, per sanzionare almeno gli abusi riconducibili ad un responsabile ben individuato, ma è stato inutile: c'era sempre un cavillo a vanificare anche il risultato più scontato e c'è pur una sentenza del giudice di pace di Como che la dice lunga sull'impossibilità di arrivare fino in fondo. Che cosa rimane? Solo l'offensiva allo scopo che ha mosso i furbetti del manifesto elettorale: renderlo visibile. Per questo, Tortora darà disposizione ai Comuni di cancellare l'affissione selvaggia.
Maria Castelli
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