Cantù, ecco il piano segreto
Vi mostriamo tutte le tavole

Ecco le tavole del piano di governo del territorio che il Comune ha consegnato solo ai consiglieri comunali vincolandoli alla riservatezza. Tre gli interventi indicati esplicitamente, più il piano cascine, che prevede però ingenti "bonus" volumetrici per chi le ristrutturerà.

CANTU' Una manciata di mappe, cartine, legende colorate, incolonnate in
un dischetto.  Il segreto che la maggioranza tanto s'è impegnata a mantenere tale in questi mesi, il contenuto del nuovo piano di governo del territorio, all'apparenza pare dire poco, e quel poco già ribadito allo sfinimento. Ma con un po' di impegno - e un po' di conoscenza della materia - il futuro dell'urbanistica cittadina si fa più chiaro. Centri storici tutelati e il famoso parco delle cascine, a coprire una bella fetta del territorio
comunale. Cascine che però, nonostante tanto si decanti la tutela ambientale, potranno aumentare la propria volumetria fin oltre un terzo. Poi le aree d'insediamento produttivo, che già hanno nome e cognome (via Lazzaretto e via Pinerolo). E gli interventi che invece vanno cercati, e qui l'occhio esperto è d'obbligo, tra le pieghe di richieste di modifica al piano territoriale di coordinamento provinciale, dicendo più di quanto all'apparenza possa apparire. Benché per il momento solo di proposte avanzate a Villa Saporiti, appunto, si tratti.
Questione in primo piano ormai da anni, quella del nuovo documento di programmazione urbanistica, e che proprio adesso che comincia a prendere forma, si nasconde invece nell'ombra. O meglio, viene nascosto dalla giunta, che appellandosi al fatto che ancora non sia atto pubblico ha visto imporre ai consiglieri comunali il voto del silenzio. Voto infranto, da Claudio Bizzozero di Lavori in Corso, che, come promesso, a rendere pubblico il contenuto di questo fantomatico dischetto, c'ha pensato da sé. Per il momento, si tratta del solo documento di piano, ovvero delle linee generali. Poi, presto si giura, seguiranno il piano dei servizi e quello delle regole, anche se cogliendo dettagli e indicazioni sparse tra le pieghe della documentazione "incriminata", la loro redazione potrebbe essere in uno stato molto più avanzato di quanto di possa ritenere.

PARCO DELLE CASCINE
L'area che maggiormente salta agli occhi, cartografia alla mano, è proprio quella del famoso plis, il piano locale di interesse sovracomunale, leggi il parco delle cascine. Cascine censite una alla volta, per dividerle in due categorie, tra morfologicamente conservate e modificate. Le volumetrie delle prime, i migliori esempi di quell'architettura tipicamente lombarda che tutti s'affrettano a sottolineare di voler difendere, potranno essere recuperate ai fini abitativi o per funzioni sociali, quali agriturismo, club house - di un campo da golf, per dirne una - o case di riposo. Recupero con premio, visto che è stata individuata una vera e propria graduatoria di bonus volumetrici accordati a chi effettui lavori sulle cascine. Nel dettaglio, un intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria per un risanamento conservativo, facendo piazza pulita di eventuali costruzioni posticce, vale un bonus pari al 35%, oltre un terzo. Bonus che scende al 30% in caso di ristrutturazione senza demolizione dell'edificio esistente e al 25% con demolizione annessa. Parecchio lunga, di contro, la serie di specifiche tecniche alle quali è necessario attenersi per poter effettuare tali modifiche, per tutelare gli elementi dell'architettura rurale.

NUOVE CASE
Parola d'ordine dichiarata, il contenimento dell'espansione edilizia. E difatti l'unico significativo intervento in tal senso appare essere quello, già parecchio conosciuto - e altrettanto dibattuto - di via Paganella. Intervento che, come già messo in chiaro dall'amministrazione, imporrà al realizzatore di mettere in conto a proprio carico anche la risoluzione dei problemi legati alla viabilità di Fecchio, con una nuova strada tra via per Alzate e via Arconi.. Il che non significa che nessun appartamento possa più essere realizzato, a norma di pgt, visto che, osservando le richieste di modifica al pctp di cui sopra, ci si imbatte anche in un futuro blocco di nuove residenze che potrebbe sbucare dietro al centro commerciale Bennet.
Il pgt, tra piani attuativi e permessi di costruire convenzionati, prevede un aumento massimo di circa 2.900 abitanti che s'aggiungerebbero ai quasi 38.400 attuali e alle 11.460 della cosiddetta popolazione gravitante, tra studenti, occupati in città e poi i 6.000 posti del palazzetto dello sport. Palazzetto del quale nel documento di piano, al momento, nulla si dice. Così come non si fa cenno al De Amicis, nonostante sul destino della cosiddetta collina del sapere ognuno abbia speso parole più o meno ispirate, e per il momento il sapere, ovvero la destinazione d'uso scolastico, resta immutata, in attesa di un progetto che possa armonizzare pubblico e privato. Per quanto concerne le aree produttive, gli ambiti di trasformazione principali chiamati a rispondere alla fame di nuovi spazi richiesti dalle imprese sono tutti già noti da un pezzo. Calcoli alla mano, poco più di 101.000 metri quadrati. Due aree alle spalle dell'ex Roncoroni, in via Pinerolo, e poi quella di via Lazzaretto, a Mirabello, dove verrà predisposto un piano di insediamenti destinato alle aziende artigiane. Ci sarà posto, qui, anche per un'area cimiteriale, di cui oggi la frazione è sprovvista, e - questo il timore
che serpeggia - si ipotizza si possano trovare appigli per poter avviare
anche attività commerciali. Tra i nodi più importanti da sciogliere, da
sempre, quello della viabilità. Ma nel documento di piano, per ora, non
si trovano accenni alla Varese-Como-Lecco, che pure già ha riunito comitati
e cittadini in subbuglio. Attorno a un'altra strada, la futura tangenziale,
si identifica Cantù Asnago come ambito strategico a se stante.

GLI INTERVENTI
Il documento di piano dice poco. Nel senso che conferma quanto già
anticipato, e più volte pubblicato, nei mesi passati.
Dicono qualcosa di più, invece, le variazioni che il Comune intende chiedere al Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale). Vale a dire, le modifiche chieste alla Provincia per armonizzare il Pgt canturino alle disposizioni di Villa Saporiti. Ne sono previste 26 (tra gli allegati c'è la tavola con tutte le variazioni). Alcuni sono normali adeguamenti: altri annunciano veri e propri interventi edilizi. Il numero 8, ad esempio, che chiede di fatto di rendere edificabile la scarpata alle spalle del centro commerciale Bennet, a completamento di un piano attuativo. Il numero 23, invece, indica la futura realizzazione di un insediamento in edilizia economica popolare nell'area all'angolo tra via per Alzate e via Sparta, a Fecchio. Altre "necessità insediative" sono invece ravvisate in via Selvaregina, nel punto in cui la strada si biforca verso Senna e verso via Como.
Vi sono poi richieste di modifica alle disposizioni provinciali per una serie di ampliamenti: via Ricasoli  e via Danubio (zona via Mazzini), via Magellano e via Grassi e in via Montello a Vighizzolo. Infine, altri aggiustamenti sono organici ai cambiamenti annunciati: la nuova strada attorno a via Paganella, via Lazzaretto e il tracciato della futura Canturina bis in via Pinerolo. Sarà poi la Provincia a decidere sulle richieste del Comune di Cantù.

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