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Lunedì 01 Marzo 2010
L'aumento delle pensioni?
E' una tazzina di caffè
Finisce il mese di febbraio e per 180.000 pensioni comasche finisce anche il prelievo per conguaglio. È durato due mesi, gli importi restituiti dai pensionati all'Inps sono minimi, ma intanto sono stati restituiti e ciò non è bello. È successo infatti che per il 2009, l'aumento delle pensioni, legato all'aumento del costo della vita, doveva essere del 3,3 per cento, secondo le previsioni...
Cambia per il 2010? Lo annuncia l'Inps stessa: l'aumento per l'adeguamento al previsto costo della vita è pari allo 0,7%. Un aumento sul quale i sindacati e, in particolare la Cgil, a Como hanno già protestato: su una pensione media comasca da 700 euro, equivale al costo di un caffè. E se l'inflazione, quest'anno, dovesse rialzare la testa? Sarà perequata, conguagliata, cioè ripagata l'anno prossimo. L'anno scorso, ha anticipato l'Inps. Quest'anno, potrebbero anticipare i pensionati. Si concederanno due caffè o il caffè e il giornale, l'anno prossimo. Ma la faccenda è seria, rappresenta infatti la cornice delle difficoltà di vivere per gli anziani e anche un monito: i contributi previdenziali vanno pagati, per ritrovarseli in vecchiaia, come suggeriscono gli esperti. Infatti, sempre più famiglie, come regalo di laurea, riscattano subito gli anni di studi universitari per i figli. E' conveniente, è un salvadanaio, è deducibile dal reddito dei genitori, qualora il figlio sia incapiente e a loro carico. A 25 - 26 anni, hanno già qualche briciola da parte. Chissà se la ritroveranno nel 2050.
M. Cast.
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