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Lunedì 01 Marzo 2010
Rifiuti, ecco perchè
Econord resta fuori
La maxi gara per l'assegnazione dell'appalto rifiuti andrà rifatta poiché Econord (l'unica società a presentare offerte) per la parte tecnica ha totalizzato un punteggio pari a 30, non raggiungendo la soglia minima prevista di 36 punti: da qui l'impossibilità di procedere alla fase successiva del procedimento, ovvero all'apertura dell'offerta economica
I guai sono nella parte relativa ai "servizi integrativi di pulizia": su un massimo di 12 punti Econord ne ha ottenuti soltanto due. Ad esempio per quanto riguarda la «rimozione di carte, lattine e qualsiasi tipo di rifiuto da vialetti e tappeti erbosi in tutti i giardini e parchi» non ha proposto nulla di aggiuntivo. Lo stesso ha fatto per la pulizia dei sottopassaggi, mentre per la pulizia e manutenzione delle aree riservate ai cani ha preso un punto su tre. Lo stesso per griglie e tombini. Meglio, invece, nei servizi di raccolta, dove Econord ha totalizzato 15 punti su 24.
L'offerta non ha soddisfatto nemmeno la parte relativa ai mezzi: poca chiarezza sulla distribuzione percentuale dei mezzi alimentati ad energia elettrica rispetto a quelli alimentati a gasolio. A questo si aggiungono i pochi o mancati incrementi nella pulizia meccanizzata e in quella manuale.
Nelle prossime settimane verrà indetto un nuovo bando
e, nel frattempo, l'attuale servizio verrà prorogato fino al prossimo primo settembre. «I contenuti - spiega l'assessore al Verde Diego Peverelli - resteranno invariati, inclusa la piattaforma perché come hanno chiarito i tecnici ci sono nel territorio comunale siti dove può essere realizzata. Non ci saranno modifiche, cercheremo di spiegare meglio quelli che sono i miglioramenti che vuole l'amministrazione, ma non ci saranno variazioni in termini di contenuto. Gli indirizzi resteranno gli stessi».
«Questa credo che sia una prova della trasparenza della gara - aveva detto lo stesso Peverelli ufficializzando la mancata aggiudicazione - Ci avevano accusato di aver costruito un vestito su misura per Econord. Non è stato fatto per nessuno come dimostra quello che è successo. Chi aveva dubbi, può avere la risposta».
Da quanto hanno spiegato i tecnici, la questione piattaforma (al momento quella della Guzza è di proprietà della stessa Econord e l'obbligo di averla a disposizione sul territorio comunale penalizza, secondo l'opposizione, altri possibili partecipanti), non è un motivo di contestazione. «La zona urbanistica che può ospitare la piattaforma - hanno spiegato - è quella denominata area St (per servizi ed impianti tecnologici), ma potrebbero ospitare la piattaforma anche le zone B4 e B5 (aree per attività di produzione e trasformazione di beni e servizi, comprese le attività di trasporto e relative funzioni di supporto)».
Il problema è che tutte le aree che si potrebbero utilizzare sono di proprietà privata ad eccezione dei magazzini di via Somigliana dove sono collocati i mezzi utilizzati per la raccolta.
Gi. Ro.
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