Edipower sempre più assetata:
l'allarme dei sindaci del lago

Il potenziamento della centrale idroelettrica di Gravedona richiederebbe l'assorbimento di un maggiore volume d'acqua: il problema rimane il flusso minimo da garantire

m.schiani

GRAVEDONA - Dinanzi alla richiesta di potenziamento della centrale idroelettrica di Gravedona, Comunità montana e Comuni interessati (Consiglio di Rumo, Domaso, Dosso del Liro, Gravedona, Livo, Peglio e Vercana) chiedono garanzie alla Provincia. Il punto fermo rimane il deflusso minimo vitale da garantire anche agli affluenti minori dei torrenti interessati. La richiesta della società Edipower prevede un incremento del prelievo d'acqua dagli attuali 3,18 a 8 metri cubi al secondo: ad essere coinvolti sono i torrenti Livo e Liro e relativi affluenti. In base ai dati forniti dal compitato Acque Comasche, la portata massima complessiva dei corsi d'acqua captati ammonta a ottomila litri al secondo, esattamente quelli che Edipower intende prelevare. «Il deflusso minimo dovrà essere del 15% e non del 10% - interviene l'assessore comunitario all'ecologia, Luca Guaresi - . Nutriamo infatti seri dubbi che i volumi rilasciati siano sufficienti a far sì che le falde acquifere che alimentano gli acquedotti comunali non perdano la loro portata. Il sistema di monitoraggio, che Edipower annuncia di tipo visivo, dovrà essere invece elettronico, in modo da garantire sempre dati in tempo reale. In fase di cantiere sono previsti notevoli volumi di smarino da trasportare a valle: chiediamo, pertanto, un controllo statico delle sedi viabilistiche interessate, sistemi costruttivi che assicurino il minimo impatto ambientale e la manutenzione della viabilità di nuova formazione a carico della Edipower

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Martedì 02 Marzo 2010

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