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Sabato 06 Marzo 2010
Cassintegrazione e mobilità
Allarme lavoro a Fino Mornasco
In paese ci sono fra i 400 e i 500 dipendenti che vivono un futuro incerto e un presente difficile, fatto di salari ridotti e difficoltà a raggiungere la fine del mese. Negli uffici del municipio giungono quotidianamente nuove richieste d'aiuto. Il sindaco: «C'è stata un'impennata di domande, dall'affitto, alla spesa, agli aiuti per le bollette».
E' di pochi giorni fa l'accordo con l'Iper di Grandate, che prevede uno sconto del dieci per cento sui generi alimentari per pensionati e cassintegrati residenti in paese. Grandi aziende, distribuite sul territorio, che sembravano solide fino a qualche tempo fa, navigano oggi in cattive acque, se non hanno già chiuso i battenti. Alla Bgm di Luisago, azienda metalmeccanica che ha ormai cessato la produzione, i 47 dipendenti aspettano lo stipendio da agosto e solo un paio di settimane fa è giunto l'ok dal ministero per la cassa integrazione straordinaria. Caso diverso seppur simile per la Walter-Usap a Fino dove la produzione di utensili è stata spostata in Germania dalla casa madre, lasciando a piedi 55 dipendenti finiti in cassa integrazione straordinaria per un anno, a partire dal luglio scorso. A Fino c'è un'altra azienda metalmeccanica che ha avuto qualche difficoltà, è la Cafro, dove si producono utensili diamantati per la meccanica di precisione. Se il metalmeccanico piange, l'industria tessile certo non ride. La Bosetti di Fino Mornasco ha chiuso dopo la fusione con la Clerici-Tessuto di Grandate.
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