Mariano: 550 firme
contro la "stangata"

Alla petizione, organizzata da Pd e Progetto Mariano Brianza e che sarà consegnato in consiglio comunale, hanno aderito soprattutto genitori con figli frequentanti le scuole cittadine, per dire no agli aumenti del 20% proposti dalla maggioranza su alcuni servizi a domanda individuale come scuolabus, mensa, rette dell'asilo nido, utilizzo delle strutture sportive e pasti agli anziani

MARIANO COMENSE Cinquecentocinquanta firme di altrettanti marianesi, soprattutto genitori con figli frequentanti le scuole cittadine, per dire no agli aumenti del 20% proposti dalla maggioranza su alcuni servizi a domanda individuale come scuolabus, mensa, rette dell'asilo nido, utilizzo delle strutture sportive e pasti agli anziani. Saranno consegnate mercoledì sera in consiglio comunale - l'assemblea è convocata alle 21 in municipio - dai gruppi di centrosinistra che hanno raccolto le adesioni in una settimana di volantinaggio fuori dalle scuole e di banchetti in piazza Roma: nello specifico circa 400 firme sono state raccolte dal Partito Democratico e la restante parte dalla lista Progetto Mariano Brianza che domenica si è presentata con un gazebo a Perticato.L'iniziativa proseguirà sino al 18 marzo - nel fine settimana sono previsti altri banchetti in piazza Roma e nella frazione cittadina -, data in cui è prevista l'approvazione del bilancio di previsione che renderà ufficiali gli aumenti che già sono motivo di preoccupazione per molte famiglie. «Nella seduta odierna di consiglio - spiega la capogruppo del Pd, Savina Marelli - discuteremo la mozione firmata da noi e da Progetto Mariano Brianza con la quale chiediamo al governo di centrodestra di sospendere gli aumenti. Proponiamo una moratoria di un anno perché secondo noi ci sono anche altre azioni da poter mettere in campo per permettere al comune di recuperare risorse e far fronte ai rincari che hanno avuto i servizi che eroga alla cittadinanza. È fondamentale in un periodo come questo durante il quale le famiglie stanno così facendo fatica a far quadrare i bilanci, per cui l'invito che facciamo alla maggioranza è di lasciare le cose in sospeso per il prossimo anno scolastico e al limite di aggiornarci per il 2011, con la speranza che il peggio di questa crisi sia ormai alle spalle».

© RIPRODUZIONE RISERVATA