Per lui le regionali
sono un magna magna
Erba: Giorgio Meroni sabato ha aperto una serie di pranzi e cene a carico dei candidati alle regionali, primo appuntamento con Pezzotta, poi Rinaldin, Pozzi e Gaffuri. «Mangiato bene - spiega -. Ho apprezzato soprattutto uno strudel semicaldo e una tagliata»
Il conto? Lo invii alla sede del Pdl, del Pd, dell'Udc e mi raccomando non lesini sulla mancia. Giorgio Meroni sabato ha aperto una serie di pranzi e cene a carico dei candidati alle regionali, primo appuntamento con Pezzotta, poi Rinaldin, Pozzi e Gaffuri. D'altra parte la scelta è difficile, meglio farla a stomaco pieno, anzi volendo servirebbe pure il digestivo. Il programma per Giorgio Meroni, storico politico locale erbese è fitto, sabato è uscito satollo da un incontro con Casini - Pezzotta - Volonté. «Mangiato bene, all'Hotel Imperiale di Moltrasio - spiega -. Ho apprezzato soprattutto uno strudel semicaldo e una tagliata. Casini era molto allegro e spiritoso, l'ho trovato in gran forma. Savino Pezzotta a vederlo non diresti, ma in realtà è uno molto spigliato e incisivo». Il programma per Meroni è l'ultimo dei problemi: «A me interessano più i temi locali. Erba e come viene governata, la città è in cima ai miei pensieri». Lasciando perdere queste poco importanti disquisizioni politiche e tornando sul culinario, Meroni è atteso da Rinaldin e Pozzi: «All'Hotel Leonardo Da Vinci c'è Pozzi, venerdì Rinaldin - spiega ancora Meroni -. Poi il 26 marzo, mi pare, c'è Gaffuri». Mancherebbe Arosio tra i nomi più locali, ma il leghista per il momento non lo ha invitato: «In realtà è abbastanza lontano dalle mie idee, però il motivo vero per cui non è previsto un pranzo o una cena è che non mi ha invitato». Il gusto di mangiare con i soldi dei politici è impagabile. Totò diceva: “A proposito di politica... ci sarebbe qualcosa da mangiare?”: «Di solito sono loro a mangiare con i soldi nostri. Io non sono un gran mangione, normalmente mi fermo a due piatti, mi piace passare qualche momento in compagnia, la convivialità. Questa è la cosa bella di questi incontri. Poi a me la politica, confesso, alla fine piace».
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