Rosa e Olindo: "Negato
il diritto alla difesa"

Erba: ripreso a Milano l'Appello per la strage. Secondo uno dei legali, Luisa Bordeaux, Ai coniugi «non è stato consentito difendersi». L'avvocato  ha sottolineato come, nel corso del dibattimento di primo grado, alla difesa siano stati negati 60 testimoni

MILANO E' ripresa in mattinata il processo d'Appello contro Rosa Bazzi e Olindo Romano imputati e già condannati all'ergastolo in primo grado per la strage di Erba. Ai coniugi «non è stato consentito difendersi». A sostenerlo, è stato il primo dei tre legali della coppia, Luisa Bordeaux, la quale ha invitato i giudici a «ripristinare quel diritto di prova che è stato negato» nel corso del processo davanti alla Corte d'Assise di Como. Luisa Bordeaux ha sottolineato come, nel corso del dibattimento di primo grado, alla difesa siano stati negati 60 testimoni e ha cominciato a illustrare i dati a suo dire controversi dell'inchiesta. L'avvocato ha insistito, in particolare, sulla macchia di sangue di una delle vittime, Valeria Cherubini, che fu trovata a bordo della Seat Arosa di Olindo. Il prelievo di quella macchia sarebbe stato eseguito senza il rispetto delle condizioni di legge. Nella ricostruzione del legale, la macchia potrebbe essere stata portata dai carabinieri intervenuti sulla scena del delitto.

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