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Mercoledì 24 Marzo 2010
Villa Guardia: la Pedemontana
che passa sotto casa
Undici famiglie preoccupate. Oggi dalla finestra vedono i prati della piana fuori dal centro storico di Civello, tra campi coltivati e piccoli boschi, con la realizzazione della strada ad alto scorrimento vedranno e sentiranno passare una media di 30 mila veicoli al giorno
VILLA GUARDIA Undici famiglie preoccupate per il passaggio della Pedemontana nei pressi delle loro abitazioni. Oggi dalla finestra vedono i prati della piana fuori dal centro storico di Civello, tra campi coltivati e piccoli boschi, con la realizzazione della strada ad alto scorrimento vedranno e sentiranno passare una media di 30 mila veicoli al giorno, tanto è stimata la portata della nuova via di comunicazione il cui progetto esecutivo sarà pronto per il prossimo giugno.
Chi è nato negli anni '70 sente parlare di Pedemontana da ché era bambino, ora pare che si faccia davvero e con i primi carotaggi e i tagli di qualche albero ecco che esplodono i timori di coloro che abitano nei pressi del futuro tracciato. Valeria Tonin, 54 anni, abita in via Trento e si trova in una situazione davvero poco invidiabile, da tempo si è fatta carico di esprimere le sue perplessità e di avanzare alcune richieste per fare in modo di limitare i danni. Ha parlato più volte con il sindaco Alberto Colzani, ha inviato diverse missive sia in comune, sia all'Autostrada Pedemontana Lombarda, si è accesa durante alcuni incontri pubblici, ultimo dei quali il consiglio comunale del 26 febbraio scorso, sempre per chiedere che la rotonda che costruiranno vicino a casa sua e a quelle di una decina di altre famiglie non sia fatta proprio lì, accanto alle case e che la strada in quell'area sia interrata. “Non sono contraria all'opera, ma che sia realizzata con la testa. Una cosa del genere da parte della Provincia e della Regione è una presa in giro per le nostre famiglie.” E' dall'aprile 2009 che Valeria Tonin lotta, poche le risposte che ha avuto e questo aggrava la situazione: “Se mi avessero espropriato il terreno - dice Valeria - mi avrebbero preso in considerazione, invece noi qui viviamo in un limbo, siamo come degli zombie che nessuno ascolta, e subiremo le decisioni di chi ora si lava le mani come Ponzio Pilato.” Riguardo al disagio che le undici famiglie vivranno da qui a qualche anno, il sindaco commenta: “La Pedemontana andava fatta trent'anni fa, quello era il momento perché gli spazi erano ben altri e non avrebbe penalizzato così tanta gente.”
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