Sangue sull'auto di Olindo
Spunta un uomo misterioso

Il settimanale "Oggi" pubblica un servizio con foto esclusive. I difensori: contaminata la prova della macchia

Il settimanale Oggi pubblica nel numero in edicola da questa mattina un servizio in base al quale nelle foto scattate durante le indagini dei carabinieri dopo la strage di Erba, comparirebbe un uomo non identificato. In particolare lo sconosciuto si troverebbe nei pressi dell'auto di Olindo Romano, condannato all'ergastolo insieme alla moglie Rosa per il quadruplice omicidio di via Diaz, durante le fasi in cui i militari identificarono la macchia di sangue di una delle vittime, Valeria Cherubini.
L'uomo, rivela il settimanale, nelle foto si copre il volto e di lui si ignorano nome, ruolo e persino se appartenga all'Arma anche se è improbabile che, all'interno del box in cui l'auto è custodita (un garage della stazione dei carabinieri di Erba) potessero avere accesso persone diverse da militari.
Le foto, spiega Oggi, furono scattate dal brigadiere Carlo Fadda il 26 dicembre, la sera stessa del giorno in cui il superstite Mario Frigerio aveva riconosciuto davanti ai pm Olindo Romano come suo aggressore. Ilprimo riconoscimento risaliva in realtà al 15 dicembre, quattro giorni dopo la strage, il giorno in cui il pm Simone Pizzotti registrò il famoso audio contestato dai difensori, quello in cui con un filo di voce il supertestimone rivelò il nome del netturbino.
Il settimanale Oggi fa sua una osservazione che senz'altro, questa mattina, sarà portato in aula dall'avvocato Fabio Schembri: sostiene che non c'è alcuna foto in cui si veda la macchia di sangue che reagisce al luminol, ma soltanto una foto normale in cui il solo Fadda ne dichiara l'esistenza, a verbale. Fadda, continua il settimanale, dichiarò poi in aula di essere soltanto lui l'uomo che spruzzò il luminol e che scattò le foto davanti proprio allo stesso Olindo, così come da verbale, e che non c'erano altre persone con loro due.
Lo dichiarò tre volte, ai legali della coppia di imputati, e al presidente della Corte d'Assise di Como, Alessandro Bianchi. Ma in una delle 12 immagini prodotte, esaminando l'originale a colori, continua Oggi, apparirebbe dal buio un uomo che si copre il volto con qualcosa, e soprattutto con lo spruzzino del luminol in mano. A prescindere dal mistero, vero o presunto, della foto pubblicata dal settimanale, l'udienza che si apre questa mattina a Milano si preannuncia davvero incandescente.

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