E' arrivata l'ora di Rubens
Tra fuochi, fontane e quadri 3D

Immagini tridimensionali dei quadri di Rubens e dei fiamminghi proiettati su Villa Olmo, fontane colorate e danzanti e poi i fuochi d'artificio barocchi. Sono questi gli ingredienti della maxi festa di inaugurazione in programma per domani a partire dalle 19

COMO - Immagini tridimensionali dei quadri di Rubens e dei fiamminghi proiettati su Villa Olmo, fontane colorate e danzanti e poi i fuochi d'artificio barocchi. Sono questi gli ingredienti della maxi festa di inaugurazione in programma per domani a partire dalle 19, mentre la settima grande mostra sarà aperta al pubblico a partire da sabato mattina.
Si tratta di un percorso tra 65 opere che comprende 25 capolavori di Rubens (provenienti dalle collezioni della Gemäldegalerie dell'Accademia di Belle Arti, dal Liechtenstein Museum e dal Kunsthistorisches Museum di Vienna) oltre a 40 opere di artisti della sua cerchia, tra i quali il grande Anton Van Dyck, Jacob Jordaens, Gaspar de Crayer, Pieter Boel, Cornelis de Vos, Theodor Thulden.

Alla cerimonia di venerdì sera sono annunciati Mario Resta del ministero dei Beni culturali, Lucio Stanca amministratore delegato di Expo 2015 e i direttori dei tre musei di Vienna. La novità di quest'anno sarà il catalogo con schede e analisi critiche su ogni singola opera. «Stiamo facendo gli ultimi ritocchi - spiega l'assessore alla Cultura e curatore Sergio Gaddi - e mi piacerebbe far capire quanto è il lavoro che c'è dietro le quinte, di una complessità tale che alle volte lascia stupiti. Per come si sta sviluppando il percorso sono soddisfatto e vedo che c'è grande attesa intorno all'evento. Comunque questa mostra rappresenta ancora un'ulteriore sfida perché non avevamo mai fatto un salto cronologico di oltre 200anni all'indietro, che si somma al rispetto nell'affrontare uno dei più grandi artisti di tutti i tempi e alla volontà di dare sempre qualcosa di più al pubblico in termini di servizio».
L'allestimento, seguito da Gaddi e dall'architetto Mariani, prevede la posa di una serie di grandi cavalletti con decorazioni che si rifanno al Seicento e con un «effetto specchiatura» che rifletterà la Villa.

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