Como: in ottantadue
per tre posti da inserviente

In tempi di crisi diventa ambito anche un lavoro di ausiliario sociosanitario all'ospedale Sant'Anna. Al Centro per l'impiego di via De Cristoforis per la selezione si sono presentati 25 uomini e 57 donne, provenienti anche da fuori città e da fuori provincia

f.angelini

COMO In questi momenti di crisi, anche quella del “vice infermiere” diventa una professione ambita. Il Centro per l'impiego di via De Cristoforis ha dato appuntamento ai potenziali candidati per un posto di ausiliario sociosanitario ricercato dall'ospedale Sant'Anna. Si sono presentati in 82, 25 uomini e 57 donne, di età compresa tra i 20 e i 55 anni, provenienti anche da fuori città e da fuori provincia. I posti, si è saputo poi, erano invece tre (l'errore era dovuto con tutta probabilità a una errata trascrizione) e così non sarà una sola persona a sistemarsi in questa tornata di selezioni. Anche in questo caso però non si tratta di una soluzione lavorativa definitiva, in quanto il contratto prevede l'assunzione per 6 mesi, con la possibilità di vedersi rinnovato il contratto per altri 6 mesi e una ulteriore possibilità di vederlo trasformato in un contratto triennale. È quello che si augurano i 6 selezionati (3 titolari + 3 riserve) risultati primi in graduatoria per età, iscrizione al collocamento e carico famigliare. Una volta in forza all'ospedale - i tempi tecnici per la convocazione da parte della commissione per il colloquio e la visita medica sono di 2/3 settimane - lavoreranno 36 ore la settimana (anche su turni) e percepiranno uno stipendio di poco inferiore ai 1000 euro mensili, quello previsto per la categoria A1, la più bassa, alla quale si può accedere anche senza attestati. È sufficiente - per dirla come una volta - la terza media. Il loro compito sarà di supporto al personale interno, quindi dovranno fare quasi di tutto (per esempio i letti), tranne le pulizie che sono in appalto a una cooperativa. La crisi, come si diceva, si vede dai numeri. Quelli forniti a inizio mese dall'Amministrazione provinciale parlano di ben 6 mila comaschi in più in fila per un posto di lavoro, con un aumento di oltre il 50 per cento dei disoccupati in coda davanti ai cinque centri per l'impiego della provincia.

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Venerdì 26 Marzo 2010

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