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Mercoledì 07 Aprile 2010
Omicidio «senza scrupoli»
Sabato l'addio a Beatrice
Fissati i funerali della donna ripescata nel lago di Como. L'autopsia conferma: la 36enne uccisa dal marito nel corso di una furiosa lite. Veglia di preghiera a Castel San Pietro
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Un delitto «senza scrupoli» e commesso con «modalità perverse». È quanto contestano gli inquirenti svizzeri a Marco Siciliano, in cella a Lugano con l'accusa di aver ucciso la moglie, durante una furiosa lite avvenuta nella loro villetta.
A Locarno si è svolta l'autopsia sul corpo della donna. Bocche cucite dagli investigatori svizzeri sull'esito, ma appare probabile che la causa della morte sia la botta alla nuca, così forte da provocare la frattura della base cranica e una gravissima emorragia cerebrale, come testimonierebbe l'ottoragia notata anche dagli inquirenti italiani, quando hanno ripescato il corpo delle vittime dalle acque del lago, di fronte a Laglio. L'autopsia ha confermato che la morte è avvenuta nel corso di un violento alterco tra i coniugi: Beatrice avrebbe infatti riportato anche un brutto trauma al torace, sembra anche con conseguente frattura di alcune costole. Il taglio alla gola sarebbe successivo, come già ipotizzato dai carabinieri poche ore dopo il ritrovamento del corpo: Siciliano avrebbe tentato di decapitare Beatrice, salvo poi interrompersi, forse rendendosi conto della follia del gesto.
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