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Giovedì 08 Aprile 2010
I canturini scommettono
ma non sulla pallacanestro
Sulle partite di Milan, Inter e Juve c'è chi si gioca lo stipendio. E si punta anche sul campionato rumeno, libico o persino giapponese. Ma non sul basket
Sarà il brivido dell'azzardo o un sistema per arrotondare lo stipendio. Sempre ammesso che non si perda tutto: nessuno ha la sfera di cristallo in tasca, e le scommesse sul futuro di eventi sportivi, pur se meno aleatorie di altre forme di gioco d'azzardo, rimangono un ambito vietato ai minori di 18 anni. Comunque sia, il fenomeno a Cantù è in espansione. Il giocatore medio ha meno di trent'anni e si butta sul calcio. Ma più che alla squadra del cuore, si lega alle quote facili. Tipo 1,2: punto 10 euro e, se l'azzecco, ne vinco 12. Che vuol dire il 20%, mica male, anche se non cambia la vita. «La somma puntata varia di molto – riferisce Alberto Tagliabue, Caffè Tagliabue di via Grandi – si parte dai due euro fino a quelli che arrivano a scommettere diverse migliaia di euro per volta. Duemila, tremila. Cifre molto alte». «Di solito, scommette sulla combinazione di varie partite di diversi campionati di calcio – prosegue Tagliabue – purché siano previste a breve termine». Non è raro vedere italiani scommettere su partite lontane. Ad esempio, la sfida tutta rumena tra Timisoara e Arges. Piuttosto che la Bundesliga, il campionato tedesco di calcio. Ha meno appeal, invece, quello che succede al Pianella. Forse perché il basket, in città, ha quasi una forma di sacralità. «All'80% giocano tutti sul calcio. Ma sul basket, compresa la Pallacanestro Cantù, scommettono davvero in pochi. Piuttosto, sui cavalli».
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