Pandemonio in Cà d'Industria
Tutto è nato da una multa

Mille euro di sanzione per illecito amministrativo contestato dai Nas al presidente  Domenico Pellegrino: la "madre di tutte le battaglie" è finita con una multa, ma ha generato la guerra in corso da 65 giorni. Il campo del conflitto doveva essere l'esternalizzazione delle cucine, è diventato guerra di tutti contro tutti

COMO - Mille euro di sanzione per illecito amministrativo contestato dai Nas al presidente di Ca' d'Industria, Domenico Pellegrino: la "madre di tutte le battaglie" è finita con una multa, ma ha generato la guerra in corso da sessantacinque giorni. Il campo del conflitto doveva essere l'esternalizzazione delle cucine, è diventato guerra di tutti contro tutti.
Fu per la chiusura della cucina di Rebbio, seguita all'ispezione del Nucleo Sanità dei carabinieri di Milano, che il consiglio d'amministrazione decise di unificare il punto cottura vivande delle cinque strutture e procedere con la gara d'appalto per affidare il servizio di preparazione e distribuzione dei pasti ad una società privata. Da duecento anni, Ca' d'Industria lo gestiva direttamente e da tempo sapeva che le cucine di Rebbio non erano più a norma, tant'è che l'8 marzo sarebbe iniziata la demolizione e la ricostruzione, nell'ambito della ristrutturazione dell'Istituto geriatrico di Rebbio. Fu una chiusura con riorganizzazione anticipata di venti giorni. Ma che cosa avevano trovato i Nas?

La cucina era in possesso di autorizzazione sanitaria, manuale di autocontrollo igienico- sanitario, i corsi di formazione in materia d'igiene erano regolari, non sono stati rinvenuti alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione, nei reparti il cibo veniva trasportato in appositi contenitori termici, hanno notato i carabinieri, il personale era adeguatamente abbigliato. Ma «i locali non si presentano in buone condizioni igienico - sanitarie - dice il verbale - sono presenti ragnatele alle finestre, alcune parti dell'intonaco sono scrostate, i muri presentano segni di degrado, oltre alla ruggine presente sulle porte metalliche, una delle porte di sicurezza è aperta lasciando possibilità di entrare animali o agenti infestanti. La cucina appare in condizioni fatiscenti. Tutto il locale presenta evidenti segni di muffa e distaccamento di intonaco dalle pareti  e soffitto in più zone, dovute all'eccessiva presenza di acqua e di umidità che non viene smaltita correttamente dagli impianti di areazione. Le griglie metalliche sul pavimento presentano segni di ruggine, dalle maglie larghe potrebbero uscire animali ed insetti, le tubature sono avvolte da una coltre di sporcizia e di umidità. Tale situazione si ripercuote sulla preparazione dei pasti, in quanto comporta un forte indice di contaminazione alimentare: sia la parte dell'intonaco che si stacca, sia le gocce di umidità intrise di muffa possono cadere all'interno delle pentole, generando alimenti nocivi per la salute dei pazienti».

Erano state indicate alcune prescrizioni, sono stati eseguiti interventi urgenti, la cucina è stata chiusa per breve tempo per i lavori, ma ormai il destino era segnato. Un destino già evidente al consiglio d'amministrazione quando si era insediato nel 2006. Ma se avesse disposto lavori impegnativi o radicali, sarebbe stato accusato di spender soldi per una struttura da abbattere. Non li ha disposti e i Nas sono arrivati quando già altro bolliva in pentola e diventava vulcano, molto meno del vulcano islandese, molto più del previsto.
La sanzione prevista in casi come questi è amministrativa, come una multa stradale per divieto di sosta e l'importo di legge varia tra i 500 e i 3000 euro. E' stato ammesso il pagamento in forma ridotta, con effetto liberatorio, di mille euro, pari ad un terzo del massimo o al doppio del minimo, da versare all'ufficio tesoreria della Asl entro sessanta giorni dalla notifica, avvenuta ai primi di marzo. Ma uno scritto difensivo sospende i termini di pagamento. È evidente che la sanzione è diretta «all'obbligato in solido» Domenico Pellegrino, legale responsabile dell'istituto geriatrico Fondazione Ca' d'Industria Onlus.

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