Paralizzata dal vaccino:
ora scattano le denunce
La commessa di Anzano del Parco ha presentato un esposto in Procura per chiedere il sequestro preventivo del medicinale
La 46enne di Anzano del Parco, dipendente della Esselunga di Lipomo, a metà ottobre si fece vaccinare contro l'influenza stagionale. Davanti al medico firmò il cosiddetto consenso informato, che tuttavia - stando alla denuncia formalizzata in procura - nulla avrebbe detto del rischio al quale, iniettandosi il siero, la cassiera poteva andare incontro: ovvero la cosiddetta sindrome di Guillain Barré. Si tratta di una malattia che conduce a una paralisi totale del corpo, ma che in genere regredisce senza lasciare strascichi o menomazioni. Non nel caso della signora di Anzano, che meno di due settimane dal vaccino iniziò il suo calvario fuori e dentro all'ospedale. Un'autentica via crucis iniziata il 29 ottobre scorso con una prima vista dal medico di base, a causa di dolori alle spalle e di accenni di paralisi alle mani; due giorni dopo si rivolse in pronto soccorso a Erba, con il volto completamente paralizzato; il 2 novembre si presentò a Como, all'ospedale Valduce, con le paralisi che nel frattempo si erano estese a inguine e piedi; il 3 novembre il ricovero e la diagnosi: sindrome Guillain Barré.
Secondo l'avvocato non vi sono dubbi: i guai sanitari della 46enne sono legati all'inoculazione del vaccino. Da qui la decisione di chiedere il sequestro del medicinale, il Vaxigrip, e di denunciare la responsabile sanitaria di Esselunga, il medico che le ha praticato il vaccino nonché il legale rappresentante di Sanofi Pasteur, ovvero la società che ha immesso sul mercato il medicinale.
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