Cabiate: dopo le spaccate
una petizione per la sicurezza

Una raccolta di firme da parte dei commercianti per sollecitare l'amministrazione comunale a fare qualcosa di più. «Sia gli esercenti, sia i cittadini sono stanchi di vivere in questo clima di incertezza»

f.angelini

CABIATE Una raccolta di firme da parte dei commercianti cabiatesi per sollecitare l'amministrazione comunale a fare qualcosa di più in tema di sicurezza. L'ha preannunciata al sindaco Maurizio Brenna il consigliere indipendente Mauro Biraghi in consiglio comunale, dopo aver raccolto le reazioni degli esercenti cabiatesi in merito alla spaccata messa a segno al bar Claude di viale Repubblica e al tentativo di furto subito dal dirimpettaio Bar Moderno nei giorni scorsi. Ma non solo: Biraghi ha lanciato anche l'idea di creare «un tavolo sinergico tra commercianti, istituti bancari e amministrazione comunale per trovare e spendere meglio fondi legati al controllo del territorio perché a Cabiate il tema della sicurezza è molto sentito e sia gli esercenti, sia i cittadini sono stanchi di vivere in questo clima di incertezza». E ha insistito: «I commercianti sono stanchi – prosegue Biraghi – e non ne possono più di vivere e lavorare con questo clima pesante. Per questo propongo un tavolo sinergico tra loro, gli istituti di credito e l'amministrazione comunale per tentare di studiare insieme un piano di azione e soprattutto reperire fondi da destinare alla prevenzione. L'amministrazione comunale, si sa, deve fare i conti con il rispetto del patto di stabilità e le ristrettezze che impone agli investimenti e sappiamo anche che ci sono numerosi paletti da rispettare riguardo alle spese del personale, soprattutto nei confronti degli straordinari, vigili urbani compresi. E' vero tutto, però da questa situazione bisogna uscire e il modo potrebbe essere quello di una collaborazione straordinaria tra le parti». Biraghi abbozza un'idea: «Uniamo le esigenze di chi vuole dotare il proprio negozio di telecamere o di un sistema di antifurto: troviamo il modo per far sì che quell'investimento abbia anche un'utilità per la cittadinanza I privati potrebbero fare delle donazioni al comune, che a quel punto non rientrerebbero nei vincoli del patto di stabilità, vincolandole a investimenti sulla sicurezza: da qui potrebbe nascere un piano di azione ad ampio respiro che risponde alle necessità degli operatori, ma anche dei cittadini». E poi la questione del commissariato di polizia da realizzare a Mariano Comense che Biraghi caldeggia da tempo.

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Giovedì 29 Aprile 2010

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