Homepage / Como città
Sabato 01 Maggio 2010
Arrighi: la difesa punta
sulla seconda telecamera
Gli avvocati dell'armaiolo puntano a smontare la tesi della premeditazione: se l'omicida avesse voluto oscurare la scena del delitto, perché non ha spostato entrambi gli obbiettivi?
Vedi documenti allegati
La teoria difensiva è che se davvero Arrighi avesse programmato di uccidere Brambilla, avrebbe senz'altro provveduto ad "accecare" preliminarmente l'intero sistema di sorveglianza video, sul quale aveva ampie possibilità di intervento. Avrebbe potuto farlo orientando diversamente le telecamere, cosa che, in base agli accertamenti svolti dall'avvocato che lo assiste, Ivan Colciago, non fu fatta mai, neppure per il primo dei due dispositivi, quello che riprese il delitto più da vicino e che, secondo una certa scuola di pensiero, Arrighi provvide invece a "manomettere". Il video acquisito dalla squadra mobile di Como mostra l'armiere salire su un rialzo, allungare la mano verso l'obiettivo e aggiustarlo, operazione che farebbe pensare a un tentativo di modificare l'inquadratura. In realtà - questa è la tesi - Arrighi sistemò la telecamera soltanto perché il sabato precedente, modificando d'imperio la disposizione degli arredi in negozio, Brambilla aveva spostato contro quella parete un espositore Beretta (quello che, peraltro, compare anche nel filmato) la cui presenza oscurava il campo visivo. Non sarà, il sistema di videosorvegilanza del negozio, l'unica leva a cui Arrighi e i suoi avvocati si aggrapperanno per provare il delitto d'impeto. C'è ancora molto riserbo sulle carte e sulla documentazione raccolta - l'inchiesta, del resto, non è ancora conclusa - ma sembra che anche gli ambienti del negozio abbiano, in questo ambito, un loro peso. Per esempio:se avesse programmato l'omicidio, l'armaiolo avrebbe potuto attirare la sua vittima, con una scusa qualunque, nel piccolo laboratorio destinato alla riparazione delle armi. È completamente insonorizzato, non ci sono telecamere (è l'unico locale da cui mancano), e ha un pavimento di piastrelle senz'altro più facile da lavare del parquet del negozio, che invece, dopo il delitto, si impregnò irrimediabilmente di sangue.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Documenti allegati
Arrighi: si allontana la liberazione del suocero