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Lunedì 03 Maggio 2010
Torna l'emergenza furti:
cassaforte scassinata a Garzola
I ladri hanno agito in pieno giorno senza lasciare traccia
L'importo della refurtiva è ancora da calcolare, ma quel che più preoccupa è il ritorno, in città e nei dintorni, dell'emergenza furti.
Garzola superiore, casa indipendente a pochi metri da via per Brunate: mamma, papà e figli si assentano per pochi minuti, il tempo di fare visita al vicino, in casa non rimane nessuno. Iladri penetrano da un balcone del piano superiore e si ritrovano direttamente in camera da letto. Sono fortunatissimi, perché nel primo armadio che spalancano trovano subito una piccola cassetta di sicurezza. La sganciano dalla parete e la forzano sul posto, senza mai produrre il benché minimo rumore. Poi, con i preziosi raccimolati, se ne tornano silenziosissimi da dove sono venuti, il tutto in una decina di minuti. Evitano di visitare il resto della casa, che per fortuna rimane intatta. Li favorisce il fattore sorpresa: nessuno si aspetta che in un primo maggio uggioso come questo, poco prima di mezzogiorno, ci sia in giro chi si intrufola nelle abitazioni. Ne deriva un lavoro "pulitissimo". Non ci sono testimoni, non residenti o passanti che, lungo la strada, si accorgano di persone o di automobili sospette, ché altrimenti - con un'unica via di fuga - sarebbe stato anche piuttosto facile fermarli, giù verso Como oppure in alto, in direzione di Civiglio e di Brunate. La polizia, avvertita soltanto dopo, quando i padroni di casa sono rientrati, ha invece potuto fare poco. Ha effettuato tutti i rilievi che si svolgono in questi casi, anche se purtroppo l'uso di guanti è ormai diffusissimo, quasi sempre indossati dalla maggioranza dei ladri, proprio per evitare di lasciare impronte digitali e di essere magari identificati anche a distanza di mesi. Così, anche questa volta, la scientifica ha trovato poco o nulla.
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