Maltempo, lungolario già allagato
e si attende la piena dell'Adda

Il lungolago di Como è un fiume d'acqua: tombini saltati, pozze ovunque e al lago mancano venti centimetri per iniziare a riversarsi in piazza. Intanto l'Adda supera la soglia di attenzione: l'onda di piena in arrivo anche in città. Frana in Valsolda: problemi per i frontalieri

Mentre il lago di Como si fa sempre più minaccioso, il lungolario è già un fiume d'acqua. Dal primo pomeriggio sono segnalate code e rallentamenti lungo il girone a causa dell'acquazzone che si è abbattuto sulla città e non solo. In piazza Cavour, ma anche all'altezza di via Cairoli, proprio di fronte alla parte ultimata del cantiere per le paratie, i tombini sono saltati e la strada è completamente allagata: le auto sono costrette a procedere a passo d'uomo. Il lago, da stamane, è cresciuto di quasi 10 centimetri e ormai mancano solo una ventina di centimetri alla soglia di esondazione. Si teme che per domani il Lario possa invadere la città: l'altezza del fiume Adda al trivio di Fuentes ha infatti superato la soglia di attenzione, questo significa che entro la mattinata di domani quell'onda di piena andà a ingrossare il livello del lago anche nel primo bacino di Como. Le previsioni meteo, inoltre, non promettono nulla di buono: acquazzoni e temporali sono previsti fino al prossimo weekend. Insomma, l'esondazione del Lario sembra sempre più probabile ed imminente.
Intanto, è giunta "puntuale" una frana in Regina: ancora una volta i sassi si sono staccati dal costone di roccia che sovrasta Valsolda, a poche centinaia di metri dal valico.
La frana è stata tutto sommato limitata, una trentina di massi, con un'auto colpita: il conducente è comunque uscito illeso e i danni sono stati tutto sommato limitati.
Problemi per il transito, con il valico chiuso dalle 6,30 alle 10,30, che hanno costretto i frontalieri a passare dal valico della Valmara.

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