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Sabato 08 Maggio 2010
A Como la crisi
aumenta il conto in banca
Famiglie comasche più parsimoniose e imprese pronte a mettere da parte qualche spicciolo - A dicembre 2009 i depositi delle famiglie lariane hanno registrato un incremento del 6,6% rispetto al 2008, mentre quelli delle imprese hanno fatto registrare un +0,34%
"Le aziende come le famiglie - commenta il presidente della Camera di Commercio Paolo De Santis - hanno dimostrato una grande vocazione al risparmio con un basso indebitamento privato. Nella maggior parte dei casi la prima casa è un bene acquisito e pagato, al contrario di quanto accade invece nei paesi anglosassoni. L'Italia, alla luce di ciò si conferma un paese ancorato ad un'economia reale e non finanziaria e, di conseguenza, apparentemente più consolidata. Un secondo aspetto determinante è in funzione del sistema bancario, di sicuro sano e non intossicato, contrariamente a quanto accaduto negli Stati Uniti e, infine il sistema di Welfare, ha dimostrato di essere un'altra ancora di salvezza per il territorio e per tutto il paese."
Insomma, secondo la fotografia scattata dalla Camera di commercio nel corso del 2009 il potere d'acquisto per le persone come per le aziende è sicuramente diminuito, ma parallelamente è aumentata la propensione al risparmio. A dicembre infatti in provincia di Como i depositi ammontavano a 9.278 miliardi di euro con una crescita, rispetto all'anno precedente del 6,6%. E, nonostante il 2009 sia stato un anno decisamente rovinoso per l'economia i risparmi dei residenti sono cresciuti seppur su livelli inferiori a quelli registrati nel 2008 arrivati ad un +9,6%. A fine dicembre inoltre i prestiti vivi hanno toccato a 13,602 miliardi di euro, pari allo 0,3% in più dell'anno precedente.
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