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Lunedì 10 Maggio 2010
Ecco nonno Pasquale:
a Guanzate tre centenari
«Ho arbitrato per dodici anni, dal 1940 al 1952» puntualizza con lucidità. Un tempo si definiva “innamorato del calcio”, oggi a cent'anni si può permettere il lusso di dire «sono juventino» anche se la sua squadra del cuore quest'anno l'ha fatto un po' soffrire. Un passato da sportivo che forse ha contribuito alla buona salute di cui gode. «Quando esce con la badante lei fatica a stargli dietro tanto ha il passo veloce», racconta la nipote Fernanda Sala. I segreti di tanta longevità sono presto detti: «Prima di tutto non bisogna fumare e mangiare in modo regolare. Faccio colazione e alle 12 mangio le specialità ucraine buonissime che mi prepara la mia badante, poi una merenda e alla sera niente cena e a letto alle 20. Dormo fino alle 9». A nonno Pasquale, come a tutti,la vita ha riservato anche grandi dolori, la scomparsa della prima moglie Maria e, solo poco più di un mese fa, quella della seconda moglie Teresina, da tempo in carrozzella. «È stato un marito dolce e affettuoso con entrambe le zie. Un esempio da imitare. Non lasciava mai sola zia Teresina. L'immagine più bella è quella di loro due sempre mano nella mano» ricorda la nipote.
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