Il pericolo viene dagli alberi:
ordinanza per 60 abbattimenti
La decisione a Longone al Segrino e a Eupilio: le piante, di alto fusto, sono nel parco del Beldosso
Quella che doveva essere un'operazione urgente a tutela della pubblica incolumità, però, a causa del cattivo tempo, ha avuto dei rallentamenti. Allo stato attuale, sembra infatti che a parte qualche marginale potatura, gli alberi non siano ancora stati tagliati.
La messa in sicurezza del vasto patrimonio arboreo interessa diverse zone del parco. Nei pressi del posteggio dialisi, ad esempio, deve essere abbattuto un cipresso ormai morto e un altro esemplare molto compromesso invece si trova nel viale d'ingresso.
Insomma a distanza di anni dalla piantagione diversi soggetti stanno cominciando ad essere interessati da una percentuale di seccume all'interno della chioma che supera il cinquanta per cento delle piante, sottoposte ad attacco di patogeni fungini, una malattia a livello radicale. Oltre ai cipressi, il taglio interessa anche altre specie: diversi abeti, cedri e la robinia pseudoacacia, presente anche all'ingresso principale, in passato soggetta a mutilazioni, con ricrescita però di notevole sviluppo, che a seguito del forte vento e delle intemperie invernali si è spaccata.
Siccome da diversi anni non ci sono stati interventi di cura è necessaria inoltre la manutenzione straordinaria in tutto il parco.
Gli interventi, come detto, sarebbero già dovuti partire, ma le condizioni meteorologiche di questo maggio piovoso hanno bloccato il programma. Che sarà ripreso appena il tempo lo permetterà.
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