Blitz nella notte in centro
Vandali scatenati in via Diaz

Uno degli atti vandalici più stupidi, inutili e dolorosi degli ultimi anni, in pieno centro della Città Murata, nel cuore di una notte che non conosce Movida ma non ha requie per colpa di un pugno di balordi

COMO - Uno degli atti vandalici più stupidi, inutili e dolorosi degli ultimi anni, in pieno centro della Città Murata, nel cuore di una notte che non conosce Movida ma non ha requie per colpa di un pugno di balordi. Quelli se ne staranno da qualche parte a ridere della loro bravata, non piange, ma di certo non si compiace, la vittima ignara, il celebre fotografo Enzo Pifferi che ieri, di buon mattino, ha avuto l'amara sorpresa di trovare letteralmente fatte a pezzi le sue fioriere in cotto. Le pianticelle di pitosforo che ingentilivano il grigiume della strada sono state scaraventate a terra e i pesanti vasi sono stati distrutti. A calci? «Impossibile - dice il proprietario - sono troppo pesanti: devono avere usato qualcosa». Qualcuno gli ha detto di avere sentito risate e rumori a pochi minuti dall'una. «Non è la prima volta che succede qualcosa a questi vasi - commenta Pifferi - magari qualche automobilista disattento ne urtava uno ma ho sempre trovato un bigliettino con le scuse e i contatti». Niente scuse, qui, e neanche un perché queste otto fioriere sono state fatte a pezzi, la terra sparsa per strada come non hanno un perché un citofono divelto pochi metri più in là, un pino strappato ancora più avanti. Pifferi non rimetterà le fioriere (il danno è di circa duemila euro) e non accusa nessuno. «Movida? Macché, era tutto chiuso, tutto tranquillo». Anzi, commenta un passante, se c'è qualcuno queste cose non succedono «e poi qui di notte è buio pesto». È vero: come avevamo già segnalato i lampioni tra via Diaz e via Indipendenza sono stati “inglobati” in un'impalcatura e non si vede più nulla. Abita in centro anche l'assessore alla cultura Sergio Gaddi che rinforza le sue note tesi: «Mi sembra che questo non faccia altro che dimostrare - tristemente - quello che ho sempre sostenuto. Il problema non è ascrivibile ai bar, anzi: fatti come questi avvengono quando è tutto chiuso. Allora bastano pochi imbecilli per creare il caos e non mi si venga a dire che due ceffoni mollati a quattro cretini che spaccano dei vasi di notte non sono giustificati».

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