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Mercoledì 26 Maggio 2010
Condanna a dieci mesi
per la valanga mortale
Inverigo: il processo a carico di Gabriele Volontè, 29 anni, che lo scorso febbraio fu arrestato per aver provocato uno smottamento di neve che a Bormio 3000 causò la morte di un suo amico: il 72enne Emilio Borgonovo
Oltrepassata la corda che delimita la neve battuta i due sono scesi in parallelo in neve fresca. Dopo pochi minuti il distacco. Volontè fece appena in tempo a spostarsi sulla destra, l'amico fu investito in pieno dalla massa nevosa: larga 50 metri, lunga mezzo chilometro. Tutto è accaduto in un attimo. Tutto è successo sotto gli occhi attenti di alcuni agenti di polizia che dal versante opposto stavano seguendo le "prodezze" dei due. Anche per questo motivo i soccorsi sono stati immediati, come l'arresto del Volontè, trovato da un poliziotto, sotto schock in un boschetto mentre cercava il sentiero che lo avrebbe portato a valle.
La condotta dei due è risultata subito irresponsabile agli occhi di chi ha ricostruito quanto accaduto il 21 febbraio in Val Ceresina. E sui due ha pesato il fatto che il Volontè nel 2008 multato per aver violato la legge regionale che vieta il fuoripista. Anche il Borgonovo era anche conosciuto per la sua passione per la neve fresca. Non a caso era stato addirittura multato il giorno prima della tragedia dalla Guardia di finanza e nel 2004 aveva già provocato una valanga che gli costò una condanna a 8 mesi di reclusione (nel 2006).
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